lunedì 31 maggio 2010

Alan Wake

Alan Wake viene definito dai suoi creatori come un thriller psicologico e d'azione.
Il che potrebbe far supporre di trovarsi di fronte a qualcosa di incredibilmente nuovo, un vero e proprio punto d'incontro tra romanzo e videogioco.
E sulla carta è effettivamente così.
Peccato che Alan Wake sia in realtà ben più sempliciotto di quanto sembri.

Il titolo Remedy è stato in sviluppo per anni e purtroppo si vede.
Quello che ne è venuto fuori è un gioco che convince alla grande in diversi aspetti, ma lascia perplessi in molti altri.
Dove Alan Wake colpisce è nell'atmosfera, veramente curatissima. Le prime ore di gioco sono letteralmente avvolgenti e difficilmente si potrà rimanere impassibili aggirandosi per le strade e i boschi di Bright Falls.
Stesso discorso per la cura riposta nei particolari e nelle ambientazioni.
Perfino la grafica rulla, con i suoi meravigliosi effetti di luce.
E la colonna sonora è una delle più belle dell'anno a mio avviso. Assaggino.

Fin qui Alan Wake sembrerebbe una figata.
Il problema è che il titolo Remedy soffre dal lato del gameplay.
Per tutta la durata dell'avventura vi ritroverete sempre a fare le stesse cose e ad affrontare nemici sempre uguali.
Il gioca fatica davvero a reinventarsi. Dopo poche ore si inizierà ad avvertire una forte monotonia.
Il senso di progressione è veramente scarso, manca un sistema di potenziamento delle armi (che sono praticamente le stesse dal primo capitolo fino all'ultimo), mancano sezioni di gioco che ti costringano ad affrontare i mostri con una strategia diversa dal solito.
Ok che la cosa è contestualizzata dal fatto che il protagonista sia un semplice scrittore e non uno space marine, però in un videogioco a mio avviso la componente ludica è importante. E in Alan Wake la parte giocata viene velocemente a noia.
E' un peccato.
Il bello è che i programmatori, probabilmente per dare una sensazione di progressione, hanno fatto in modo che il giocatore, all'inizio di ognuno dei capitoli in cui il gioco è suddiviso, debba sempre recuperare torcia e armi partendo senza alcun oggetto. Un escamotage per far sembrare il gioco più vario di quello che in realtà è, insomma.
Peccato che la ripetitività di fondo si senta comunque tantissimo.

Alan Wake è in ogni caso un titolo valido e perfettamente in grado di rapirvi con la sua storia e la sua atmosfera.
Visto in quest'ottica è sicuramente un gioco meritevole di attenzione.
Ma è pur vero che a questo punto, se voglio gustarmi un bel thriller, faccio prima a leggere un romanzo di King piuttosto che spararmi un videogioco di dieci e passa ore con evidenti limiti nel comparto del gameplay.
Spero che in futuro i progetti di questo tipo (che comunque adoro, sia chiaro) possano essere supportati da una giocabilità all'altezza e in grado di dire qualcosa di nuovo nel panorama videoludico.

lunedì 24 maggio 2010

Grazie

Mioddio, non so neanche da dove cominciare.
C'è tanta di quella carne al fuoco, ci sono talmente tante cose da dire che... No, davvero, non ce la posso fare.

Un finale assurdamente bello e pieno di pathos. Tutto è andato a meraviglia, dalle scene più inaspettate fino a quelle più prevedibili.
E' stato epico, un uragano di emozioni che ti travolge dall'inizio alla fine senza lasciarti un attimo di respiro.
Esaltante, ma soprattutto commovente, con quella rivelazione lì che proprio non mi sarei mai aspettato, in barba ai miei paradossi temporali su cui mi sono ucciso di seghe mentali per mesi.

E poi boh, adesso non mi viene altro da dire, penso che sabato sera un interista fosse più lucido di me in questo momento.
Rimando commenti più esaurienti a qualche post successivo, magari scritto a mente fredda.

Ai creatori di Lost e a tutti quelli che ci hanno lavorato sento solo di dover dire un GRAZIE grosso come una casa per averci fatto vivere questa esperienza meravigliosa durata sei stagioni.
Ma grazie veramente.
Grandissimi, cazzo!

Come sempre

Anche se stasera è l'ultima volta.

The End

Chi ci riesce a dormire stanotte?
No, seriamente, rendiamoci conto della portata dell'evento.
Tra poche ore Lost finisce.
La serie televisiva più bella degli ultimi quindicimila anni si concluderà.
Stop.
Punto.
Finish.
Game Over.
Namastè e buona fortuna.

Quest'anno non si potrà neanche dire: "Bè dai, non vedo l'ora che arrivi la settima stagione!".
No, cazzo.
Domani finisce tutto sul serio.
Qualcuno in questo momento starà sicuramente pregando per un season finale all'altezza, qualcosa di incredibile e di mai visto prima.

Tu no.
Tu lo sai già che sarà un finale epocale, qualunque cosa accada.
Che poi comunque il bello di Lost non starà certo nelle due puntate e mezzo di domani.
Il bello di Lost sappiamo già tutti qual è, lo abbiamo visto nel corso delle sei stagioni.
Lo abbiamo visto in Locke che prende a pugni piangendo il portello della botola, in Charlie che scrive il suo Greatest Hits, in Jack che esclama "We have to go back!", in Desmond che telefona a Penny in "The Constant", nella colonna sonora di Giacchino, negli sguardi enigmatici di Ben, nei soprannomi di Sawyer, in due uomini che discutono su una spiaggia a fianco di un piede a quattro dita, in un whiteout, in una vita parallela che non sappiamo ancora a cosa porterà.
E hai sicuramente dimenticato qualcosa.
Perchè davvero, è impossibile elencare tutti i momenti che ti hanno fatto emozionare e ti hanno lasciato incollato allo schermo come un bambino di otto anni che vede per la prima volta Guerre Stellari.

A tutti quelli che in questi anni ti hanno chiesto che cos'ha di così bello questo Lost, tu hai sempre risposto in modo semplicissimo: "Lost è bello perchè è Lost, guardalo!".
Qualcuno ti ha mandato a cagare, qualcuno non c'ha mai avuto abbastanza sbatti per guardarsi una serie un attimino più impegnata di "Un ciclone in famiglia", qualcun altro invece Lost ha iniziato a guardarlo sul serio e probabilmente anche lui stanotte dormirà poco.
Perchè Lost è così, ti prende grazie ai suoi personaggi, ai suoi dialoghi, all'atmosfera, ai tocchi di classe.
E' una serie a cui è veramente difficile non appassionarsi.
Poi certo, qualcuno a cui fa cagare c'è, ma d'altronde il mondo è anche pieno di interisti, si sa.

Domani, comunque vada, assisteremo all'ultimo atto.
E sticazzi, quanto ci mancherà tutto questo.

domenica 23 maggio 2010

Il trionfo delle forze del male. O forse no?

Ce l'hanno fatta davvero.
Hanno trionfato, vincendo l'unica cosa che gli serviva per entrare nella storia.
Inutile parlare di tripletta, inutile parlare di scudetto e coppa Italia quando le altre squadre italiane se ne stanno con le pezze al culo.
Ma quella coppa lì, quel trofeo che gli interisti non vedevano da quarantacinque anni, è tutta un'altra cosa. E' un simbolo, è qualcosa che li consacra.

Credevi che ieri sera saresti stato incazzato nero.
Perchè dai, l'Inter che vince la Champions era uno dei tuoi incubi ricorrenti, lo sanno tutti.
E invece no.
Invece ti sei trovato ad esultare per i due meravigliosi gol di Milito, ti sei emozionato per le pennellate chirurgiche di Sneijder.
Che a te il calcio piace se è giocato bene, non c'è un cazzo da fare.
E ti sei reso conto che tu a questa squadra di bastardi un po' ti ci sei affezionato davvero.
A furia di insultarli, a furia di guardare ogni loro partita per gufarli, a furia di tirarli in ballo sul blog per ogni minima cazzata, alla fine ti sono diventati quasi simpatici.
E hai avuto un attimo di panico quando hanno intervistato Mourinho e hai capito che l'anno prossimo se ne andrà sul serio. Ti sei detto: "E adesso sul blog che cazzo scrivo?".

E poi c'è quell'altra questione, quella un po' più personale.
Alla fine sei davvero contento per i tuoi amici interisti, che aspettavano questo momento praticamente da una vita.
Fabian, per dire, ha l'età di Gesù Cristo e fino a ieri non aveva idea di cosa si provasse a vincere la Champions.
Poi uno si meraviglia che gli interisti siano tutti esaltati all'inverosimile.
Diobono, dopo quarantacinque anni di astinenza magari è normale perdere un po' di lucidità.
Inoltre ormai ti stanno quasi più sulle palle i milanisti incapaci di riconoscere i meriti altrui, piuttosto che gli interisti stessi.
Perchè sì dai, i tifosi coi paraocchi devono morire.
Ok rosicare, ok incazzarsi, ok tutto, ma se questi sono nettamente più forti di noi evitiamo di aggrapparci alle minchiate, su! Non facciamo gli interisti! Ehm...

Onore agli avversari.
Sperando che il Milan possa tornare presto a competere con i Campioni d'Europa.
Toh, và, non ti fa neanche schifo dirlo!
In ogni caso gli interisti ti devono ringraziare, che quest'anno gli hai portato bene!

sabato 22 maggio 2010

Write the future!

Continua la gloriosa tradizione degli spot Nike!

venerdì 21 maggio 2010

Prince of Persia: The Sands of Time

Godibile.
Il film di Prince of Persia, esattamente come ci si aspettava, non è altro che un Pirati dei Caraibi ambientato nel deserto. Con meno Johnny Depp e più parkour magari.
Le Sabbie del Tempo si lascia guardare, rivelandosi un pop-corn movie divertente e capace di intrattenere.
Il che, se vogliamo, è già un ottimo risultato, visto che molto spesso questi film "da multisala" si rivelano offensivi per l'intelligenza umana (ogni riferimento a un popolare blockbuster con robottoni dotati di scroto è puramente casuale).
Promosso, dai.
Paragoni con il videogioco? Beh, a livello visivo di similitudini mi sembra che ce ne siano a pacchi.
Purtroppo di più non posso dire, visto che questo film è ispirato principalmente alla trilogia delle Sabbie, che io non ho mai avuto occasione di giocare.
Di Prince of Persia ne ho giocato solo uno come saprete, quello bellissimo da vedere ma orrendo in quanto a gameplay.

martedì 18 maggio 2010

Il trionfo delle forze del male: seconda puntata

Visto il clamoroso successo del post precedente (ben tre messaggi personali di insulti su Facebook, nonostante avessi precisato il mio intento ironico), vediamo di continuare con il secondo episodio!

Questa volta analizzeremo un'altra figura di interista che sta diventando sempre più popolare negli ultimi anni, complice anche la capillare diffusione del Web 2.0.
Parliamo quindi dell'Interista da social network.

Generalmente una persona normale si iscrive a un social network come Facebook per una serie di semplicissimi motivi:
- Ricontattare la tipa che si è limonato in seconda media (e constatare che è diventata un cesso mostruoso).
- Broccolare con tipe conosciute nei posti più svariati e impensabili.
- Broccolare con tipe che non si conoscono affatto ma ehy, dalla foto che ha sul profilo sembra una figa pazzesca, quindi le ho mandato la richiesta d'amicizia, non si sa mai che riesco a bombarmela.
- Giocare a troiate tipo Farmville.

L'interista invece non si iscrive a Facebook per questi motivi.
Lui si registra unicamente per diffondere il verbo neroazzurro e spammare link inneggianti all'interismo ventiquattr'ore su ventiquattro!
Se avete anche solo un amico interista e vi connettete a Facebook la Domenica sera, vi troverete la home page invasa da link di dubbio gusto: "Mou ti amo!", "Nè birra nè mojito, ubriachi di Milito!", "Pazza Inter amala!" e l'immancabile tormentone "Vinciamo senza rubare!".
Per non parlare poi delle acculturatissime citazioni di Mourinho o dei calciatori interisti, roba tanto orrenda che in confronto le cazzate di Fabio Volo sembrano poesie di Montale.

L'interista da social network è probabilmente la cosa peggiore che sia nata dal web 2.0, assieme al bimbominchia che scrive con le "k" e alla ex fidanzata con manie di persecuzione.
Naturalmente potreste beccarvi anche la ex fidanzata bimbaminchia e interista, ma a questo punto siete anche coglioni voi che decidete di scoparvi un essere più abominevole di Cthulhu eh, scusate!

Spulciando sulla bacheca dell'interista da social network si nota un'altra cosa interessante: che è un troll nato!
Ha infatti il vizio di taggare su tutti i suoi link almeno quattro o cinque amici milanisti e juventini. Ovviamente ciò innesca delle discussioni interminabili a cui gli interisti prendono parte con le solite frasi fatte: "E' tutta invidia!", "Zero tituli", "Intanto noi siamo in finale!" e (aridaje) "Vinciamo senza rubare!".
Oddio, generalmente anche i milanisti non è che se ne escano con sparate troppo intelligenti, visto che nel 90% dei casi tirano fuori la solita osservazione Hoxfordiana: "Squadra italiana un cazzo, che l'unico italiano che avete in campo è un negro!".

Il mondo del calcio è amore, dialogo, rispetto reciproco e sobrietà insomma. Fate giuocare i vostri figli a pallone e teneteli lontani dai videogiochi, che poi quando crescono diventano dei violenti e finiscono per stuprare le vecchiette e scippare le prostitute. No, aspetta...

lunedì 17 maggio 2010

Il trionfo delle forze del male

Chi legge questo blog sa perfettamente che l'Inter incarna il male.
Gli interisti sono malvagi, si confondono tra noi, sembrano uomini normali. Uomini che vanno a lavorare, che pagano le tasse, che mangiano, bevono e trombano.
Ma in realtà sono un po' come i Visitors, sotto sotto mirano alla distruzione del mondo.
Essere interisti non è solo una fede calcistica: è una filosofia di vita che tocca ogni aspetto della quotidianità.
L'interista medio non è un tifoso. E' un esaltato, un integralista religioso, un talebano.
Sul serio, provate a dialogarci con un interista. E' un po' come parlare con un ciellino convinto.

Dai, facciamo un esempio concreto.

Dialogo tra due normali tifosi che si incontrano in ufficio il Lunedì mattina.

Tifoso A: "Oh, hai visto la partita ieri?"
Tifoso B: "Certo! Abbiamo giocato veramente da Dio!"
Tifoso A: "Boh, ma secondo te il rigore c'era?"
Tifoso B: "Ah, guarda, in effetti non ho idea di che cazzo abbia visto l'arbitro. Però dai, non si può dire che non abbiamo meritato. Cazzo, attaccavamo sempre noi!"

Una discussione normale insomma, tra due persone educate e civili.
Vediamo ora come apparirebbe la medesima discussione se il tifoso B fosse interista.

Tifoso A: "Oh, hai visto la partita ieri?"
Interista: "JOSE' JOSE' JOSE'!!!!!!!!!!!!!! GRANDE VITTORIA DELLA PRIMA SQUADRA DI MILANO!!!!!!!!!!!! RRRETE!!!! RRRETE!!! E L'INTER IN VANTAGGIO!!!! MILIIIIITO!!!"
Tifoso A: "Boh, ma secondo te il rigore c'era?"
Interista: "MA SEI SCEMO?! GUARDA CHE NON SIAMO NOI QUELLI CHE RUBANO LE PARTITE!!! NOI VINCIAMO SENZA RUBARE!!!!!!!! SENZA RUBAAAAAAAAAARE!!!!!"

Come potete constatare, l'interista, oltre ad essere incapace di esprimersi senza sbraitare come un porco al macello, non sa accettare le critiche che vengono rivolte alla sua squadra.
Dal modo in cui esclama la parola "Rrrete" si capisce anche che ha la fastidiosa tendenza a parlare come i telecronisti di Sky. Il peggio è quando imita Fabio Caressa e continua a chiamarti Beppe anche se tu magari ti chiami Mario.
Per il tifoso interista medio l'Inter non è una squadra composta da undici giocatori, ma un gruppo di super eroi Marvel capeggiato dall'uomo più intelligente e geniale del pianeta: Josè Mourinho.

Secondo accurati studi scientifici, il tifoso interista è mediamente cento volte più assuefatto al suo credo calcistico rispetto a un normale tifoso.
Per lui l'Inter è il primo motore immobile, l'Inter è Dio.
Se tutto il mondo fosse interista probabilmente ci ritroveremmo in una sorta di regime totalitario che farebbe rimpiangere il 1984 di George Orwell.
Un regime calciocentrico dove non esisterebbe libertà e nelle piazze sorgerebbero gigantesche statue di Bergomi.
E' uno scenario apocalittico, è vero. Ma sappiatelo, è questo il vero piano degli interisti!
Conquistare il mondo e schiavizzare l'umanità sotto il giogo del potere nerazzurro!
Purtroppo il male sta lentamente trionfando. Gli interisti sono sempre più esaltati e le altre squadre italiane, ridotte ormai all'ombra di ciò che erano in passato, non hanno speranze di contrastare la potenza delle forze dell'aborrito.
Per farvi capire a che livelli di degenero siamo arrivati, sappiate che ieri le campane della Chiesa di Appiano hanno suonato a festa per festeggiare il diciassettesimo diciottesimo scudetto vinto dalla SECONDA squadra di Milano. Giuro. Che schifo. E poi qualcuno si chiede perchè non entro in chiesa neanche sotto tortura.

Se avete a cuore il futuro del genere umano, il 22 Maggio tifate Bayern Monaco!
Insieme possiamo sconfiggerli!
Uniamoci contro il male!

PS: il post è chiaramente ironico, si intende. Lo preciso perchè gli interisti sono talmente rincoglioniti che potrebbero pensare che di 'sta lotta Bene VS Male ne sono davvero convinto! XD
PS2: interisti, ammazzatevi! XD

domenica 16 maggio 2010

Robin Hood

Visto ieri sera.
Molto bello, mi ritengo decisamente soddisfatto.
Come avevo previsto, il film non c'entra assolutamente una minchia con Il Gladiatore, sebbene il trailer potesse far supporre tutt'altro.

Ridley Scott ci propone un Robin Hood diverso dal solito e ci racconta una sorta di prequel che narra la storia del ritorno in patria di Robin e di tutte le peripezie che ha vissuto prima di diventare il leggendario bandito della foresta di Sherwood.

La pellicola miscela sapientemente azione, storia e (in misura minore ma comunque gradevole) una certa dose di ironia.
Ridley Scott ha voluto girare una sua visione personale del personaggio di Robin Hood e quel che ne è venuto fuori è un film gradevolissimo, frizzante e capace di discostarsi in maniera quasi totale da tutta l'altra roba che è stata girata sull'argomento.

Robin Hood è un ottimo film anche grazie a degli attori squisitamente in parte.
Eccezionale Russell Crowe, che si rivela sempre perfetto per ruoli di questo tipo, e bravissima Cate Blanchett, assolutamente credibile nelle vesti di dama medioevale.
Ottimi anche gli altri comunque, in particolare gli esilaranti compagni di Robin.
Tra l'altro voglio segnalare che Little John è interpretato dal tizio che fa Keamy in Lost!

Insomma, visione consigliata e americanata scongiurata.
Direi anzi che il film di Scott può considerarsi una delle cose migliori che ho visto in questi primi mesi del 2010.

lunedì 10 maggio 2010

Super Street Fighter IV

Signore e signori, ecco a voi Super Street Fighter IV, anche conosciuto come "Best Fighting Game Evah!!!".
No bè, magari no, ma lasciatemi almeno dire che di sicuro si tratta di uno dei migliori picchiaduro degli ultimi anni.

Super Street Fighter IV (che da qui in poi chiamerò per comodità SSFIV, altrimenti finisco di scrivere l'anno prossimo) è la versione estesa, migliorata, dopata, rifinita e corretta di Street Fighter IV.
Questa edizione "Super" propone infatti una serie di aggiustamenti e migliorie.
Prima di tutto c'è un po' di robetta di contorno: sono stati introdotti alcuni nuovi scenari e, grazie al cielo, hanno tolto quella merda di canzone J-Pop che faceva da colonna sonora al filmato introduttivo e girava in loop durante i menu. Qualcuno lassù mi ha ascoltato cazzo, quella canzone era inascoltabile!

Parlando di novità più corpose, il roster dei combattenti è stato oltremodo ampliato.
Due personaggi nuovi (Juri e Hakan), tre ripescati da Street Fighter III (Ibuki, Makoto e Dudley), altri tre riesumati dalla serie Alpha (Adon, Cody e Guy) e le due vecchie glorie di Super Street Fighter II che mancavano all'appello in SFIV liscio (Deejay e T. Hawk).
La roba più figa comunque è che stavolta tutti i personaggi sono selezionabili sin da subito. Niente più bestemmie per sbloccare Akuma o Gouken quindi.
Inoltre quel figlio di puttana di Seth è stato finalmente bilanciato a livelli umani. Quantomeno a difficoltà Ultra Easy riuscirete a completare la modalità arcade di SSFIV senza farvi scomunicare.

Sul fronte gameplay il gioco è rimasto a grandi linee lo stesso, anche se ora ogni personaggio possiede due diverse Ultra Combo. Chiaramente poi tutti i nuovi combattenti richiedono di essere padroneggiati partendo da zero, visto che ognuno di loro possiede uno stile di combattimento differente.
Le novità e le sorprese sono quindi assicurate.
Personalmente credo che cercherò di approfondire Juri, mi dà l'aria di saper fare parecchi danni se utilizzata come si deve.
Continuo invece a reggere poco i bestioni alla Zangief, anche se, da quanto ho potuto constatare giocando online, la gente capace di usare quest'ultimo è praticamente invincibile.

Ecco, parliamo del gioco online.
Poche palle, il vero cuore di SSFIV sta proprio qui.
Bisogna dirlo, il primo impatto è scoraggiante. Sul Live si trova gente sgravatissima in grado di aprirvi il deretano in un battito di ciglia.
Credo di non aver mai preso tante mazzate in vita mia, un po' perchè non sono certo un giocatore fortissimo di mio e un po' perchè SFIV era una vita che non lo toccavo e di conseguenza avevo perso la mano.
Ad ogni modo (se non si demorde all'inizio) bastano un po' di allenamento e di costanza per portare a casa qualche soddisfazione.
Ieri sera sono riuscito a piallare un po' di gente, per dire, e non è che mi sia allenato a morte.

Insomma, sceglietevi un personaggio, approfonditelo offline fino a diventare abbastanza competitivi e gettatevi nella mischia.
SSFIV è il classico videogame in cui più giochi e più impari.
Ecco, magari evitate di praticare quello che io chiamo "catenaccio alla Street Fighter": vale a dire la tipica lamerata di piazzarvi in un angolo e spammare fireball come se non ci fosse un domani. E' irritante, contro i giocatori esperti non serve a una mazza e non aiuta a migliorare la vostra abilità.

L'unica cosa che mi sento di consigliare (nel caso lo prendiate per 360) è l'acquisto di un fightpad come si deve o, se proprio volete svenarvi, di un arcade stick.
Perchè in effetti trovo che il normale pad del girobotolo sia scomodissimo per giocare a un picchiaduro come SSFIV.
Un fightpad decente, comunque, garantisce risultati più che accettabili senza dover spendere uno sproposito.

Marvel VS Capcom 3: finalmente le immagini!

Sono saltate fuori le scan con le prime immagini di Marvel VS Capcom 3!
Qui trovate le altre.
Ci sono anche dei nuovi personaggi confermati tra l'altro: Dante, Capitan America, Deadpool e Felicia di Darkstalkers.
Tutto bellissimo.

Invece in questi giorni il sottoscritto sta prendendo un mucchio di legnate online a Super Street Fighter 4, che finalmente è arrivato anche qui da noi. Ed è una figata colossale, tanto per la cronaca.
Ma ne parlerò in un altro momento, che stasera ho sonno e domani devo svegliarmi presto.

sabato 8 maggio 2010

Iron Man 2

Ottimo baraccone fumettoso che si attesta tranquillamente sui livelli del primo episodio.
Iron Man 2 prosegue la strada imboccata dall'ottimo prequel e ci propone un adattamento cinematografico interessante, divertente e capace di solleticare la curiosità di tutti gli appassionati di fumetti.
E' infatti abbastanza palese come i film sui super eroi Marvel stiano iniziando a diventare pellicole collegate tra loro da miriadi di citazioni e agganci narrativi, probabilmente per spianare la strada al futuro mega-crossover dedicato ai Vendicatori.

Vedendo Iron Man 2 c'è veramente l'impressione che Tony Stark faccia parte di un mondo più grande. Se nel primo film i riferimenti al "mondo Marvel" erano più sottili e poco incisivi, qui si fanno decisamente evidenti. Forse anche un pochetto invasivi per lo spettatore che non conosce i fumetti, però alla fine sticazzi, il lavoro che stanno facendo è apprezzabile.
Sperando che tutto non si afflosci con dei brutti film su Thor e Cap, chiaro...

Ma parliamo del film.
Eccezionale come sempre Robert Downey Jr, che in un paio di scene sembra più che altro che interpreti sè stesso. Tony Stark ruba sicuramente la scena a tutti gli altri personaggi.
Un po' perchè è il protagonista, un po' perchè l'attore che lo interpreta è veramente troppo troppo bravo.
Tra l'altro l'ho trovato un personaggio molto più profondo di quanto una visione superficiale del film lasci intendere. Tutti i suoi comportamenti sregolati (che in apparenza sembrano buttati lì solo per spingere ulteriormente il film verso il lato ironico) vengono visti sotto una luce diversa se consideriamo meglio la psicologia del personaggio.
Per dire, ci sono anche un paio di riferimenti ai suoi problemi con l'alcol.

Pure tra gli altri personaggi comunque ci sono state gradite sorprese.
Discreto Mickey Rourke, che in ogni film è veramente sempre più grezzo.
Grandioso invece Sam Rockwell nei panni di Justin Hammer, un villain così gigione che mi ha decisamente ricordato il Lex Luthor interpretato da Gene Hackman nei vecchi Superman. Bravissimo veramente, senza ombra di dubbio la prova recitativa migliore insieme a quella di Robert Downey Jr.

Iron Man 2 è insomma un blockbuster riuscitissimo.
Leggero, divertente, con diverse sequenze d'azione spettacolari, con dei bei personaggi e una spolveratina di ironia e comicità (accentuata rispetto al prequel) che aiutano il film a non prendersi troppo sul serio.
Godibile e grandi aspettative per le prossime pellicole sugli eroi Marvel.
Pellicole che a quanto pare sono tornate interessanti proprio quando stavano iniziando a rompere il cazzo.

giovedì 6 maggio 2010

The Candidate

Ennesimo, magnifico, episodio di Lost, che conferma la bontà assoluta di questa sesta stagione.
Questa puntata è stata una vera carneficina.
E' schiattata un sacco di gente: Saiyd, Jin, Sun e Lapidus. Quattro dei personaggi principali sono stati piallati nel giro di quaranta minuti.
Se il sacrificio di Saiyd segna un bel riscatto da parte di un personaggio che stava diventando insipido, mi sono abbastanza stupito della morte della coppietta coreana.
Mi aspettavo che almeno uno dei due sopravvivesse.
Puntata davvero devastante comunque e tra l'altro la prossima si preannuncia pure migliore.

Per quanto riguarda la timeline parallela c'è solo da rimanere lì intontiti con la bava alla bocca.
Tutto bellissimo, tutto meraviglioso.
Vedere Jack e Locke a ruoli invertiti, con il dottore che dice a quest'ultimo "I can help you John, I wish you believed me", mi ha quasi commosso.
Ecco, tra l'altro voglio spezzare una lancia a favore di Jack, personaggio che in queste ultime puntate mi sta piacendo davvero un botto.

Lost inarrivabile insomma.
Se penso che tra un paio di settimane sarà tutto finito mi viene addosso una malinconia pazzesca.

martedì 4 maggio 2010

Sorridere è bello

Sorridere è bello.
Soprattutto oggi.
Che erano all'incirca due anni e otto mesi che non ci provavi gusto a farlo.
Che poi ti eri anche rotto il cazzo di tenere la bocca chiusa ogni volta che ti scattavano una foto perchè altrimenti si vedeva tutta quell'antiestetica ferraglia, diobuono.

Certo, ora che ti hanno tolto il baracco questo blog subirà un malus di -10 punti in "Fattore Nerdoso", però non preoccupatevi, non si corre il rischio di abbandonare la sacra via nerd, tanto di donne da queste parti se ne vedono sempre poche! XD
Oddio, non è detto eh, magari adesso che hai detto addio alla ferramenta e possiedi dei bei denti dritti verrai assalito da frotte di groupies, mai dire mai.
D'altronde di ragazze feticiste dell'apparato stomatognatico "arcade perfect" ne hai conosciute veramente tante nel corso degli anni. Tra l'altro ti sei sempre chiesto il perchè di questa particolare fissazione. Probabilmente è una cosa che ha a che fare con i cavalli!
Vabbè ok, lasciamo perdere! XD

Comunque sia evviva, è una liberazione!
Poi certo, i problemi della vita sono altri (tipo l'Inter che si appresta a vincere la Champions), però capitemi, dopo tutto questo tempo mi ero abbondantemente scassato la minchia!
Un saluto a tutti!

lunedì 3 maggio 2010

Il Rufy furioso

Torniamo a parlare di One Piece, che questo blog si chiamerà Mugiwara per un motivo, no?
Ovviamente chi non vuole spoilerarsi roba non ancora pubblicata in Italia smetta di leggere qui, perchè mai come stavolta gli spoiler sono stati pesanti.

Allora, allora...
La battaglia di Marineford è terminata tra svariati colpi di scena e comparsate più o meno inaspettate.
Ace e Barbabianca sono morti. La cosa è abbastanza incredibile visto che, di fatto, sono i primi personaggi di One Piece che muoiono al di fuori di un flashback.
Entrambi se ne sono andati in maniera a dir poco maestosa.
Veramente, applausi scroscianti a Oda.
Ace che muore sorridendo come Roger tra le braccia di un Rufy a dir poco sconvolto, Barbabianca che (da grande guerriero qual è) muore IN PIEDI crivellato dai colpi dei nemici e senza riportare alcuna ferita alla schiena, dimostrando così di non aver mai voltato le spalle per fuggire.
Cioè ragazzi, sono consapevole di essere un cazzo di fanboy, ma questa è roba da racconto epico!

L'arrivo in scena di Barbanera ha stupito un po' tutti.
Non tanto per il fatto di essere arrivato a Marineford (cosa abbastanza prevedibile visto che tutto il casino è colpa sua), ma per quello che ha fatto.
Ha infatti assorbito il potere del defunto Barbabianca!
Come minchia sia riuscito a fare una cosa del genere non è ancora chiaro, anche perchè sappiamo tutti che nel mondo di One Piece è categoricamente impossibile possedere due poteri.
Boh.
Infine c'è stato il gran ritorno di Trafalgar Law (che ha tratto in salvo Rufy e Jinbe) e -rullo di tamburi- di Shanks il Rosso, che ha posto fine alla guerra praticamente con la sola imposizione delle mani. Anzi, della mano, visto che gliene resta solo una. Personaggio sgravissimo che, ne sono certo, in futuro ci riserverà enormi soddisfazioni.

Successivamente c'è stato un salto temporale di un paio di settimane.
Rufy, ancora nello stato di catalessi in cui è caduto dopo la morte di Ace, è stato portato da Law su Amazon Lily, insieme a Jinbe e a Hancock.
La vita di Rufy è salva grazie alle cure mediche di Law, ma resta da vedere come reagirà quando si renderà conto di avere fallito e di non essere riuscito a salvare suo fratello.
Quando Rufy si sveglia inizia a sbroccare di brutto in preda a una furia disperata. In cuor suo spera che tutto sia stato soltanto un sogno.
Raggiunto da Jinbe realizza però che è tutto reale e che Ace è morto davvero.
Il povero cappello di paglia scoppia a piangere e a questo punto parte un flashback che ci mostra come Ace e Rufy si sono conosciuti...

Ovviamente molti si sono lamentati del fatto che Oda abbia deciso di inserire un flashback proprio in questo momento in cui siamo tutti curiosi di vedere cosa accadrà in futuro.
Seghe mentali di Rufy a parte, ci sono ancora tante cose in sospeso: il destino della ciurma, cosa faranno i compagni di Barbabianca, il Governo che a quanto pare sta smantellando la Flotta dei Sette...
Ma se ci pensiamo bene, un flashback in questo momento ci sta tutto.
Probabile anche che nell'immediato dopo-flashback vedremo la "vera" reazione di Rufy alla morte di Ace e assisteremo a un primo step della tanto agognata maturazione del personaggio. Step che probabilmente sarà agevolato da ciò che Rufy sta ricordando.
D'altronde abbiamo imparato che molto spesso in One Piece i flashback arrivano prima di momenti importanti o decisioni cruciali. Penso a quello di Robin ad esempio.
Poi certo, anch'io sono ansioso di vedere come si evolverà la trama, però trovo normale che Oda voglia concentrarsi molto su Rufy in questo momento.
Lasciate fare a Oda insomma, non è uno che fa le cose a muzzo e se ha inserito un flashback in questo punto vuol dire che c'è un motivo valido.

Continuo comunque a ritenere probabilissimo un ulteriore salto temporale (magari di qualche mese, o addirittura di anni), anche perchè vedo difficile che la ciurma riesca a riunirsi in tempi brevi.
Tra l'altro oh, vogliamo mettere quanto sarebbe più figo il mondo di One Piece dopo un salto temporale?
Il Nuovo Mondo nel caos, Barbanera che ha acquisito potere, Koby adulto e con un ruolo di rilievo all'interno della Marina, quello stronzo di Akainu che è diventato Grande Ammiraglio.
Ci starebbe dentro.
E magari chissà, un Monkey D. Ace figlio di Rufy e Hancock.
Improbabile dite? Considerando l'ammirazione di Oda per Toriyama non così tanto.

sabato 1 maggio 2010

Ribadiamo!

Oggi ho finito tutte le missioni di Just Cause 2.
Il gioco è composto da sette Missioni Agenzia che costituiscono la trama principale e da quarantanove Missioni Fazione, ovvero le missioni secondarie.
La maggior parte di queste ultime vanno comunque affrontate per raggranellare punti caos e consentire la prosecuzione della storia. Ad ogni modo potete anche terminare il gioco completandone un numero esiguo, visto che comunque i punti caos si possono accumulare anche andando in giro a fare bordello durante le fasi di giocazzeggio.

Vale comunque la pena di spararsi tutte le missioni.
Devo dire infatti che molto spesso, al contrario dell'impressione iniziale che avevo avuto, offrono spunti di gameplay interessanti e alcune trovate a dir poco geniali, difficilmente riscontrabili girovagando per Panau facendosi i cazzi propri.
Meravigliosa ad esempio la missione del bordello dirigibile, o quella in cui, a bordo di un caccia, bisogna distruggere un razzo prima che esca dall'atmosfera.

Comunque sia, ho scritto questo post perchè volevo ribadire che Just Cause 2 è uno dei titoli più divertenti che mi sia capitato di giocare negli ultimi tempi!
Alla faccia di giochi più chiacchierati e blasonati, trovo davvero che questo sandbox dall'anima grezza e casinara sia un autentico spasso che al momento conosce pochi rivali.
Penso che sia il gioco free roaming con cui mi sono divertito di più dai tempi del mai troppo lodato Crackdown.
Che bello che era Crackdown, a proposito.
Stile grafico azzeccatissimo e una giocabilità favolosa. Sono troppo contento che questa estate esca il seguito!
Vabbè, vi saluto e buon 1° Maggio a tutti.
Che palle comunque, hanno rinviato Super Street Fighter 4 all'ultimo momento.
Avevo già in programma di pestarmi con Andre questo week-end.