giovedì 28 luglio 2011

Il 3DS costa meno!

Nintendo ha annunciato il primo taglio di prezzo per 3DS.
Dal 12 Agosto il costo della console sarà ridotto di un terzo.
Il price-drop, a quanto pare, riguarda tutti i mercati, ciò vuol dire che a partire dal prossimo mese sarà possibile accaparrarsi un 3DS spendendo circa 170 euro.

Che dire, questa notizia fa chiaramente capire che Nintendo sta cercando di mettere una toppa allo scarso successo ottenuto dalla sua nuova console portatile. Console che, inutile nasconderlo, in quanto a vendite non ha fatto certo gridare al miracolo.
Del resto dobbiamo anche tener conto di un fatto importante: per il momento l'unico titolo veramente eccezionale disponibile per 3DS è un remake di un gioco uscito più di dieci anni fa.
E insomma, per quanto Ocarina of Time sia a tutti gli effetti un capolavoro non può, da solo, trainare le vendite di una console portatile. Soprattutto se consideriamo che si tratta di un gioco rivolto principalmente a un pubblico di videogiocatori appassionati e che, appunto, rimane un remake di un titolo che in molti avevano già giocato.

Questo taglio di prezzo, comunque sia, potrebbe dare una bella spinta alle vendite del 3DS.
Perchè parliamoci chiaro, un price-drop simile è veramente impressionante.
Inoltre una console che costa 170 euro fa decisamente più gola di una che ne costa 250, soprattutto presso un pubblico di giocatori casual o giovani.
Del resto abbassare il prezzo del 3DS era comunque inevitabile, Nintendo doveva pur farlo se voleva contrastare in qualche modo PSVita.
A quanto pare ha deciso di giocare d'anticipo, probabilmente per cercare di guadagnare più terreno possibile nei mesi che precedono l'uscita della console Sony.
Senza contare che i giochi più interessanti sono in dirittura d'arrivo e il periodo caldo del 3DS deve ancora iniziare.
A Settembre esce Star Fox (sì, è un altro remake ma non vedo l'ora lo stesso, su Nintendo 64 lo adoravo) ed entro la fine dell'anno usciranno Mario 3D e Mario Kart.

Altra notizia figa è che Nintendo regalerà una ventina di giochi della virtual console ai coglioni che hanno comprato il 3DS al lancio agli early adopters.
Il che non è male, soprattutto considerando che tra questi giochi ci saranno anche titoli usciti per (rullo di tamburi) Game Boy Advance!
Ebbene sì, avete letto bene, altra sorpresa della mattinata è che Nintendo ha confermato l'arrivo dei giochi Game Boy Advance sulla Virtual Console 3DS.
Personalmente è una notizia che mi rende felicissimo.

Ah, ultima roba di un certo interesse.
Mario 3DS e Mario Kart hanno ora dei nomi ufficiali.
Il primo si chiamerà Super Mario 3D Land, mentre il secondo porterà lo stranissimo nome di Mario Kart 7.

AGGIORNAMENTO: uhm, pare che inizialmente i titoli GBA saranno disponibili solo come omaggio per gli early adopter nel programma Nintendo Ambassador. Peró vabbé, tutto fa pensare che in breve tempo anche i giochi GBA potranno essere liberamente acquistati sull'eShop da tutti i nuovi possessori di 3DS.

Di seguito una lista di alcuni titoli disponibili nel programma Ambassador:

NES Virtual Console
Super Mario Bros.
Donkey Kong Jr.
Balloon Fight
Ice Climber
The Legend of Zelda


GBA Virtual Console
Yoshi’s Island: Super Mario Advance 3
Mario Kart: Super Circuit
Metroid Fusion
WarioWare, Inc.: Mega Microgame$
Mario vs. Donkey Kong


In Italia il nuovo prezzo del 3DS dovrebbe essere 179 €.

sabato 23 luglio 2011

venerdì 22 luglio 2011

Zelda Skyward Sword: il trailer del Comic-Con


Nuovo trailer di Zelda Skyward Sword che in realtà non fa vedere molto più di quel che si era già visto all'E3.
Ad ogni modo niente da dire, questo Zelda inizia davvero a intrigarmi.
Al di là del discorso motion plus e controlli 1:1 ci sono parecchie altre cose che mi piacciono.
Stilisticamente pare veramente un titolo ispirato. Creare una via di mezzo tra lo stile grafico di Twilight Princess e quello di Wind Waker a mio avviso è stata un'idea vincente. Questo nuovo Zelda pare bello come non mai e, soprattutto, coloratissimo.
Tecnicamente sembra impressionante, considerando anche che gira su Wii, la console catorcio per eccellenza.
Non oso pensare a che spettacolo immane potrebbe essere in HD. Uhm, non pensiamoci che è meglio va là, a 'sto punto aspettiamo Wii U e pace.

Ottima anche quella che pare essere una delle tematiche principali del gioco: il volo.
In Wind Waker c'era il mare, qui c'è il cielo.
E' una roba che non solo mi ispira, ma che di fatto potrebbe potenzialmente permettere grandi cose a livello esplorativo.

Parlando di robe un po' da nerd, Skyward Sword dovrebbe essere interessante anche per quel che concerne la maxi-trama che collega tutti gli Zelda, visto che sarà l'episodio che racconterà le origini della Master Sword.
Quindi Skyward Sword dovrebbe collocarsi cronologicamente dopo Minish Cap, prima di Ocarina of Time e... Vabbè, lasciamo perdere.

In definitiva devo proprio dirlo: non vedo l'ora di metterci le mani sopra.
Poi magari sarà il "solito" Zelda incapace di replicare l'alchimia perfetta di un Ocarina of Time, ma le basi per un giocone della madonna sembrano esserci.
Insomma, iniziamo pure con l'attesa spasmodica, l'hype, la scimmia e tutte quelle robe lì che dico sempre quando aspetto qualcosa in maniera viscerale.
Probabilmente è uno dei quattro giochi di fine 2010 che ho più voglia di giocare.
Gli altri tre sono ovviamente Mario 3DS, Uncharted 3 e Skyrim.

giovedì 21 luglio 2011

The Amazing Spider-Man: il primo trailer

Eccolo qua.
Allora, impressioni rapidissime che c'ho sonno:

- Bello che si vedano i genitori di Peter. Non ho idea se 'sto fatto possa avere qualche rilevanza nella caratterizzazione del personaggio, però bello.
- Sequenza di parkour in prima persona alla Mirror's Edge.
- L'atmosfera mi pare molto "pesante" e cupa, piuttosto diversa da quella che si respirava nei film di Raimi. Per il momento non so dire se questa cosa possa essere un bene o un male, staremo a vedere.
- Non ho capito: Peter si costruisce i lanciaragnatele ma perde la ragnatela dal collo? WTF?
- Emma Stone doveva fare Mary Jane, porca zozza, non Gwen Stacy!
- Su Garfield sono abbastanza ottimista, in The Social Network mi è piaciuto.

domenica 17 luglio 2011

Harry Potter e i doni della morte - Parte 2

E’ finito Harry Potter!
Cioè, no, in realtà è finito quattro anni fa, ma qui si parla delle saga cinematografica.
Un po’ dispiace, soprattutto perché, dopo una marea di pellicole una più brutta dell’altra, anche i film di Harry Potter iniziavano a far intravedere qualcosa di buono.

Deathly Hallows Part 1 era effettivamente un gran bel film che aveva il grosso merito di saper rendere interessante (e a suo modo avvincente) una parte delle avventure di Harry che, nel libro, appariva un po’ pallosa e priva di mordente.
Part 1 riusciva a trasmettere la giusta tensione, aveva alcune sequenze davvero ben riuscite e, in generale, riusciva a replicare molto bene l’atmosfera dell’opera da cui era tratto. In alcuni casi stupiva anche.
Questo Part 2 è a tutti gli effetti la continuazione del film precedente (ma và?) e di conseguenza continua sulla sua stessa lunghezza d’onda, rivelandosi un buon film e un episodio conclusivo assolutamente emozionante.

Alla fine la scelta di dividere l’ultimo libro in due parti è stata veramente saggia.
Part 2 riesce infatti a non sembrare quasi mai frettoloso e si prende il tempo necessario per caratterizzare come si deve protagonisti, comprimari e villain, senza per questo rinunciare a un buon ritmo.
Le sequenze più drammatiche sono state rese particolarmente bene, le scene d’azione rullano e, più in generale, il film riesce a suscitare le stesse identiche emozioni del libro.
Ben realizzato, ad esempio, il flashback su Piton, vera chiave di volta per la comprensione dell’intera saga di Harry Potter.
Stesso dicasi per il confronto finale tra Harry e Voldemort, che riesce a trasmettere il giusto pathos e si rivela meravigliosamente epico. Anzi, mi azzarderei a dire che lo scontro decisivo rende quasi più qui che nel libro.

I tagli apportati sono quasi sempre sopportabili e giustificati. L’unica cosa che mi è piaciuta poco è il modo in cui è stata trattata tutta la spinosa faccenda su Silente, Grindelwald, Ariana e Aberforth. Nel libro era una parte della storia piuttosto importante, utile per capire meglio il personaggio di Silente. Qui viene soltanto accennata in maniera piuttosto superficiale.
Ma è un piccolo neo, perché per il resto Deathly Hallows Part 2 si rivela un adattamento riuscitissimo e, con ogni probabilità, il miglior film della serie.

Insomma, applausi per il finale!
Rimane comunque un po’ di amaro in bocca perchè, in fin della fiera, la saga cinematografica di Harry Potter poteva uscire molto meglio di così.
Intendiamoci, all'interno di essa non mancano i film validi, ma tutta la parte centrale (importantissima per l'economia della storia) si è rivelata purtroppo deludente.
L’Ordine della Fenice e soprattutto Il Principe Mezzosangue avrebbero necessitato di una cura maggiore. Probabilmente, se fossero stati spezzati in due parti come Deathly Hallows, sarebbero usciti molto, ma molto meglio.

Visto che siamo già dietro, comunque, facciamo un breve excursus su ciascuno dei film di Harry Potter, aggiungendo anche una noticina dedicata ai cazzi miei.

Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001): regia di Columbus, uno che con i film per ragazzi ci ha sempre saputo fare. Del resto aveva già girato Mamma ho perso l’aereo e sceneggiato quel grande capolavoro anni ’80 de I Goonies.
La Pietra Filosofale era un riuscitissimo film per ragazzi, forse un po’ troppo caramelloso e bamboccioso, ma nel complesso carino. Anche perché oh, i primi libri di Harry Potter non erano certo bagni di sangue come gli ultimi.

Robe personali: prima che il film uscisse nelle sale, mi feci prestare i quattro libri di Harry Potter che erano stati pubblicati fino ad allora. Li lessi tutti nel giro di cinque giorni, simulando anche un attacco di influenza un lunedì mattina, per stare a casa da scuola e finire Il Calice di Fuoco in santa pace.
Se penso che da quei tempi sono già passati dieci anni mi sento vecchio.
Il film lo vidi con mio cugino al cinema Astra, il giorno stesso in cui uscì.


Harry Potter e la Camera dei Segreti (2002): di nuovo Columbus alla regia. Poco da dire, il film continuava sulla linea tracciata dal suo predecessore e si rivelava anch’esso una bella pellicola.

Robe personali: il film lo vidi in DVD, a noleggio, verso la fine del 2003. L’unico Harry Potter che non ho visto al cinema.

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (2004): probabilmente il miglior film della saga, insieme ai due Deathly Hallows. Alla regia troviamo Alfonso Cuaron, scelta ottima per descrivere il passaggio dall’infanzia all’adolescenza dei tre protagonisti. Azkaban introduceva inoltre il personaggio di Sirius, interpretato da un Gary Oldman estremamente in parte.

Robe personali: pochi mesi prima che uscisse il film, mentre leggevo il quinto libro, pensai a quanto sarebbe stato figo se per interpretare Voldemort avessero scelto proprio Gary Oldman. Quando scoprii che invece avrebbe vestito i panni di Sirius Black, quindi, ci rimasi un po’ male.
Azkaban lo vidi al cinema Astoria, insieme a mio cugino Edo, nella svaccatissima estate post-maturità del 2004.


Harry Potter e il Calice di Fuoco (2005)
: attendevo parecchio questo film, visto che ai tempi consideravo Il Calice di Fuoco il miglior libro della serie. Rimasi un po’ deluso però, visto che questa pellicola diretta da Mike Newell si rivelò decisamente inferiore sia ad Azkaban che ai due lavori di Columbus.

Robe personali: Il Calice di Fuoco fu uno dei primi film che vidi al multisala di Montano Lucino (che all’epoca si chiamava ancora Cinestar) in quel meraviglioso periodo della mia vita che fu la fine del 2005. Lo vidi insieme a Rutto e a Salvo (che da qui divenne mio compagno inseparabile nella visione di ogni Harry Potter).

Harry Potter e l’Ordine della Fenice (2007)
: primo film con Yates alla regia. Non fu tutto da buttare, ma anche qui nulla di che. Questa pellicola faceva decisamente fatica a rendersi comprensibile a chi non avesse mai letto il libro, visto che un sacco di cose erano spiegate male. Un pastrugno, insomma.
In compenso c’erano anche alcune parti belle, come tutto il finale ambientato al ministero della magia.
Il peggio doveva ancora venire…

Robe personali: poco da dire, film visto all’UCI insieme a Rikky e all’inseparabile Salvo. Pochi giorni dopo recuperai Deathly Hallows in lingua inglese.

Harry Potter e il Principe Mezzosangue (2009)
: lammerda. No, scusate: LAMMERDA!
Un film vergognoso in tutto. Tagli clamorosi, come la totale mancanza dei flashback su Tom Riddle (utili per capire meglio la psicologia di Voldemort) o l'assenza della battaglia finale, con i Mangiamorte che si fanno una passeggiatina attraverso Hogwarts come se niente fosse. E poi scene ridicole e senza senso, come la distruzione della Tana.
No, davvero, una delusione immane, soprattutto considerando che Il Principe Mezzosangue, a mio avviso, è il libro migliore dei sette.

Robe personali: film visto al’UCI insieme ai soliti Rikky e Salvo, usciti tutti e tre dal cinema coi conati di vomito.

Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 (2010)
: storia recente. Yates si ripiglia miracolosamente e tira fuori un film ottimo, con una parte road movie ricca di atmosfera. Maggiori dettagli nella mia vecchia recensione, che non ho voglia di riscrivere le stesse cose.

Robe personali: film visto con Salvo e boh, poco altro da dire.

Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2 (2011): va beh, leggete sopra, ho scritto la recensione apposta.

Robe personali: visto ieri pomeriggio con Salvo. Lui era curioso di vederlo in 3D, quindi siamo andati a vederlo così. Non è stata una grande idea, visto che gli occhialini con le lenti che smerdano i colori e le ambientazioni scure non si sposano un granchè bene.

Bene, quel che volevo dire l’ho detto e direi che mi sono dilungato fin troppo.
A quelli di voi che avessero vissuto gli ultimi dieci anni rinchiusi in una caverna sulla luna boscosa di Endor e non conoscessero assolutamente nulla di Harry Potter (tipo Fabian), consiglio di recuperare prima i libri e poi, giusto per avere un quadro più completo, guardarsi anche i film.
Davvero, non fate cazzate a non approcciatevi ad Harry Potter partendo dai film, vi fareste solo del male.
I libri sono decisamente tutta un’altra roba.

E ora che accadrà?
Recentemente la Rowling ha detto che forse, magari, chi lo sa, vai a sapere, Harry Potter potrebbe tornare.
Quando e in che modo non ci è dato saperlo.
E’ un po’ la scoperta dell’acqua calda, del resto smettere di mungere un brand così redditizio una volta esauritisi gli adattamenti cinematografici sarebbe stato un po’ da coglioni.
La mia idea è che di nuovi libri, almeno per il momento, non ce ne saranno.
Più probabile che l’universo di Harry Potter vada ad espandersi come è accaduto a Star Wars con l’Expanded Universe.
Quindi insomma, se andrà così probabilmente arriveranno parecchie schifezze, ma magari in mezzo all’immondizia ci sarà anche qualche perla.
Io intanto spero che mi facciano una cosa del genere:

giovedì 14 luglio 2011

Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco: ho tutto!

Recuperati tutti i libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Che dire, durante le ferie avrò un bel po' di roba da leggere!
Dubito di riuscire a finire tutto entro la fine di Agosto come avevo preventivato.
Se è per questo dubito di finire anche entro Natale, ma vabbè...
Comunque sia, ho già iniziato Il Trono di Spade e sono circa a metà.
Sembrerà una cosa banale da dire, ma consiglio a tutti quelli che hanno adorato la prima stagione di Game of Thrones di recuperare i libri di Martin come ho fatto io. Fidatevi, ne vale assolutamente la pena.

L'unica roba che mi fa girare le palle è che mi sono spoilerato la morte di un personaggio leggendo il riassuntino sul retro di uno dei libri. Manco l'ho fatto apposta, semplicemente mi è caduto l'occhio mentre stavo facendo altro.

E ora vi lascio con questo video!
Magari lo avrete già visto, ma merita sempre!
"Stay low!"

lunedì 11 luglio 2011

Transformers 3: Dark of the Moon

Alla fine mi sono immolato e sono andato a vedere Transformers 3.
Partiamo con l'unica buona notizia: è leggermente meglio del 2, ma non è un gran merito se consideriamo che Revenge of the Fallen era bello come una sgommata di merda sulle mutande.

Dark of the Moon parte bene, con un’introduzione tutto sommato riuscita ed acchiappante.
Sorprendentemente anche il 3D si rivela una roba simpatica, visto che permette di capire meglio cosa succede nelle incasinatissime sequenze d’azione firmate Bay.

Il problema è che Transformers 3 mantiene sostanzialmente intatte tutte le cose che non funzionavano nel secondo episodio.
La sceneggiatura è schizofrenica, con personaggi che fanno e dicono cose senza senso.
Il film la tira SPAVENTOSAMENTE per le lunghe. Tecnicamente è tutto spettacolare, ma la parte finale risulta essere una palla allucinante come poche altre cose.
La sostituta di Megan Fox è lì solo perché ha due belle gambe e perché in ogni Transformers deve esserci almeno il primo piano di un bel culo. Per il resto è completamente insopportabile e ha pure una faccia da zoccola di quelle epiche.
Fortunatamente mancano le gag agghiaccianti di cui Revenge of the Fallen era infarcito (robot con lo scroto e biscotti alla marijuana), in compenso qui è il doppiaggio italiano a farci mettere le mani nei capelli, con alcune scelte di adattamento che portano i personaggi ad esprimersi come dei tamarri di periferia con problemi mentali.

Dark of the Moon rimane in sostanza un film orribile, il classico blockbusterone tutto effetti speciali pensato per intrattenere la massa ruminatrice di pop-corn che va al cinema solo per vedere pellicole di questo tipo.
Quella stessa massa che trova Inception un casotto da mal di testa e (bestemmia!) Blade Runner un film noioso. Gente brutta, insomma.

La roba più bella è che io sono uno di quelli che, ogni tanto, qualche film ignorante lo guarda più che volentieri. Quindi insomma, potete farvi un’idea di quanto possa fare schifo questa roba se anch'io che sono una cloaca di manica larga sono uscito dal cinema disgustato.
Per dire, a me quella tamarrata di Fast & Furious 5 è piaciuta un sacco e trovo che sia un film infinitamente superiore a Transformers 3.
E dire che io ero uno di quelli che il primo Transformers non l’aveva trovato malaccio.
I suoi seguiti però sono davvero quanto di peggio il cinema fracassone abbia proposto negli ultimi anni.
Non seguite il mio esempio e statene lontani.

martedì 5 luglio 2011

Letture estive

Teo: "Ho recuperato i primi quattro libri delle cronache del ghiaccio e del fuoco!"
Nab: "Non esiste "leggere" in Dothraki!"


Quanta verità nelle parole di un genovese interista.
Comunque sia, la prima stagione di Game of Thrones è finita nel modo in cui era cominciata, vale a dire in maniera spettacolare.
Che dire, una serie TV di una qualità allucinante, terminato il decimo episodio mi sentivo gasato come alla fine della prima stagione di Lost!
Hype, hype, hype e ancora hype!
Peccato che non appena ho realizzato quanto tempo mancasse all'inizio della seconda serie di Game of Thrones mi si sia istantaneamente ammosciato l'entusiasmo.
Quasi un anno, porco il cazzo.

Per ingannare l'attesa ho quindi deciso di recuperare i libri da cui è tratta la serie HBO, in modo da portarmi avanti con la storia degli Stark, dei Lannister e dei Targaryen.
Del resto, stando al parere di tutti quelli che li hanno già letti, i tomoni scritti da George R. R. Martin sono anche meglio della serie televisiva. Quindi oh, interessarsi all'opera di partenza era abbastanza naturale.
Poi ci sarebbe la spinosa questione "spoiler".
Parliamoci chiaro: riuscire a schivare ogni possibile anticipazione sulla trama in un anno di attesa? Sì, va bene, ciao.
Non per niente, durante la prima serie, Rikkyz era già riuscito a bruciarsi il colpo di scena più grosso. E lui di solito è uno che agli spoiler ci sta attento.

Quindi, visto che oggi passavo per puro caso dalla Ubik, ho pensato bene di entrare e di raccattare tutto il raccattabile.
Sì, perchè in realtà non ho trovato tutto.
I quattro volumi che vedete in foto sarebbero solo i primi due libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Il Trono di Spade, per capirci, dovrebbe essere quello da cui è tratta la serie che si è appena conclusa. Che poi sarebbe solo la prima parte del primo libro, vale a dire, per l'appunto, A Game of Thrones.
Insomma, un gran casotto.
In totale, per il momento, sono stati pubblicati quattro libri, che nell'edizione italiana sono stati suddivisi in ben nove volumi.
Tra l'altro il 12 Luglio dovrebbe uscire in America il quinto libro della saga, A Dance with Dragons (no, per il momento non ho intenzione di leggerlo in inglese).

I libri che ancora mi mancano li recupererò in seguito.
Intanto inizierò a spararmi questi, in fondo direi che di roba ne ho in abbondanza.
Poi oh, magari mi rompo il cazzo dopo pochi capitoli e decido di aspettare tranquillamente la seconda stagione.
Del resto coi libri da millemila pagine tendo a comportarmi in due modi radicalmente differenti: o mi scoraggio e li pianto lì quasi subito, oppure mi scimmio e divento una specie di drogato che passa intere giornate a leggere, trascurando il sonno, il lavoro, la vita sociale e facendo solo qualche sporadica pausa per mangiare (nutrendomi con Red Bull e pizza a domicilio).
Insomma, divento un giocatore di World of Warcraft.
Belle cose.

domenica 3 luglio 2011

Cars 2

Cars 2 è un buon film.
Divertente, simpatico e colorato. Il suo problema più grosso è quello di non riuscire ad essere una pellicola eccelsa come i film Pixar più recenti.
Up aveva quell’incipit strappalacrime lì, capace di farti sentire come una dodicenne del 1998 che va a vedere Titanic per la prima volta.
Toy Story 3 aveva un paio di scene emotivamente potentissime e un finale a dir poco commovente.
In Cars 2, purtroppo, questi momenti di grande cinema mancano quasi totalmente.
Ci si diverte con le gag di Cricchetto e le corse di Saetta McQueen ma, quando il film finisce, non si rimane imbambolati davanti allo schermo con la sensazione di avere appena visto un capolavoro incredibile.
Cars 2 è un semplice e riuscitissimo film d’animazione per tutta la famiglia.
Tutto qua.

Fortunatamente si sta pur sempre parlando di un film targato Pixar, quindi la qualità rimane alta.
Tecnicamente, pur con un 3D insopportabile, ci troviamo di fronte al solito spettacolo visivo e, come di consueto, i tocchi di classe non mancano.
Meraviglioso, in questo senso, come il film mostri un mondo in chiave “motoristica”.
Ogni aspetto della vita quotidiana, in Cars 2, è a misura di automobile. E’ una particolarità che si era già apprezzata anche nel prequel, ma che qui viene ulteriormente amplificata, dando spesso luogo a gag simpaticissime (meravigliosa quella della toilette giapponese, ad esempio).

Meno riuscita, ahimè, risulta la storia.
Apprezzabile il tentativo di voler trasformare Cars, da un film-parodia sulle gare Nascar, a una sorta di film di spionaggio alla James Bond (ovviamente l’ auto-spia inglese non poteva che essere una Aston Martin), peccato che l’intreccio risulti spesso prevedibile e con poco mordente, soprattutto per un adulto.
L’idea è ottima e non mancano alcune sequenze degne di nota, ma Toy Story 3 era su un altro pianeta, sia per la maturità dei temi trattati che per coinvolgimento.
Stesso discorso per quanto riguarda i personaggi: Saetta McQueen e Cricchetto funzionano, mentre i nuovi arrivati non convincono più di tanto. Non c’è nessuno che sia anche solo lontanamente paragonabile a Lotso, per dire (scusate se continuo a tirare in ballo Toy Story 3, ma avendolo rivisto giusto pochi giorni fa non posso fare a meno di fare paragoni).

Non voglio essere eccessivamente critico, perché in fin della fiera Cars 2 resta uno dei migliori lungometraggi in computer grafica degli ultimi anni e sarebbe sbagliato farlo passare per un film brutto, ma del resto non è colpa mia se Pixar ci ha abituati a ben altre cose.
Cars 2 è un cartone animato spassoso, con un sacco di scene divertenti e personaggi simpatici.
I bambini lo adoreranno incondizionatamente, ma gli adulti, con ogni probabilità, non lo troveranno così interessante.
Però via, dopo Up e Toy Story 3 direi che un film meno sconvolgente, alla cara vecchia Pixar, glielo possiamo anche abbuonare.
Ma da Brave esigo grandi cose.

Chiudo con una noticina sul doppiaggio.
In Italia abbiamo dei bravi doppiatori, ok, ma proprio per questo dovremmo smetterla da far doppiare i film da certa gente che non è capace di doppiare.
La voce di Francesco Bernoulli, l'auto da Formula 1 rivale di Saetta, è qualcosa di agghiacciante.
E al contrario del giocattolo-telefono di Toy Story 3 (che aveva la voce di -argh- Gerry Scotti) non si sta parlando di un personaggio che si limita a dire un paio di battute in tutto il film. Tutt'altro.