mercoledì 31 marzo 2010

Post di hype cinematografico

E' un po' che non parlo di cinema.
Di film in realtà ne ho visti parecchi negli ultimi tempi, ma è mancata la voglia e il tempo di parlarne.
Il bellissimo Invictus di Clint Eastwood, Book of Eli, Frost VS Nixon e il deludente Alice in Wonderland. Di roba me ne sono sparata un bel po' insomma, fate conto che un sabato pomeriggio ho guardato anche Twilight senza essere costretto a farlo da nessuna amica, cugina o fidanzata.
Magari parlerò di alcune di queste pellicole più avanti o dopo una seconda visione, chissà!

In questo post infatti voglio parlare di film in arrivo, che c'è roba interessante all'orizzonte.
Ah, occhio: chiedo venia se alcuni filmati vengono visualizzati tagliati, colpa di blogspot e della mia incapacità probabilmente. Per una visione migliore ovviamente cliccateci sopra, così li vedrete direttamente su youtube (a una risoluzione decente tra l'altro).

Iniziamo con questo trailer:



Il nuovo film su Robin Hood.
Ridley Scott alla regia e Russell Crowe nei panni di Robin.
Io non capisco la gente che si lamenta di "un altro film su Robin Hood". Ma che cazzo, quanti film su Robin Hood sono usciti negli ultimi dieci-quindici anni?
L'ultimo che ricordo è quello con Kevin Kostner e Morgan Freeman. Roba di inizio anni 90' insomma.
Ad ogni modo questo trailer mi ispira.
Vedremo che salterà fuori. Ovvio che il rischio porcata sia alto, ma io voglio crederci.

Proseguiamo:



Inception.
Già il fatto che alla regia vi sia Christopher Nolan me lo fa venir duro, se poi ci aggiungiamo che tra gli interpreti figurano Leonardo Di Caprio ed Ellen Page inizio a non capire veramente più un cazzo.
Tanto per aggiungere carne al fuoco diciamo anche che Inception sarà una sorta di thriller fantascientifico e che questo trailer è dannatamente figo.
Grande attesa.

Andiamo avanti con Tron Legacy.



Colonna sonora dei Daft Punk.
E non servirebbe dire altro.
Questo trailer l'ho visto in 3D quando sono andato a vedere Alice in Wonderland ed è stato amore a prima vista. Anche se del primo Tron onestamente non mi ricordo quasi un tubo! XD

Concludiamo infine con un graditissimo ritorno.



Eh, come si fa a non sentire hype per un film Pixar?
Ok, probabilmente Toy Story 3 sarà una roba meno impegnata e coraggiosa rispetto a un Up, però lo voglio vedere. Adesso.

Salutoni e spero che il post sia stato di vostro gradimento!

Dimensioni parallele

No, non si tratta di Lost, ma del nuovo videogioco dell'Uomo Ragno.
A quanto pare infatti, in questo nuovo titolo saranno presenti quattro universi paralleli e il giocatore sarà chiamato a interpretare quattro differenti versioni di Spidey.
Finora sono state rivelate la dimensione "normale" e la dimensione noir. Quest'ultima ricorda in maniera impressionante Arkham Asylum.
Parte il totoscommesse sulle altre due dimensioni non ancora rivelate.
Vedo probabili la 2099 e la Ultimate, ma vedremo.
In ogni caso spero che possa venir fuori qualcosa di quantomeno passabile. Anche perchè, dopo aver giocato all'ultimo Batman, non sono più di bocca buona come una volta per quanto riguarda i tie-in fumettosi.

Final Fantasy XIII - tiriamo le somme

Ennesimo post su Final Fantasy XIII.
Lo so, vi ho rotto le palle, ma vi giuro che è l'ultimo.
Giusto stasera infatti l'ho finito.

Mi è durato una cinquantina di ore. Ad ogni modo presumo che si possa terminare anche in molto meno, visto che verso la fine mi sono messo a cazzeggiare e a livellare, temendo un boss finale che mi piallasse alla grande.
E invece il boss finale l'ho asfaltato dibbrutto senza alcuna difficoltà, probabilmente se fossi stato un pelino più debole mi sarei anche divertito di più. Che poi i boss di fine gioco sono anche tre eh, ma non son morto manco una volta.
No, vi giuro, in confronto sono più da bestemmia i mostri che vanno affrontati poco prima!

Come al solito poi durante il filmato conclusivo casa mia si è trasformata in un centralino e il telefono mi è suonato tipo venti volte.
Grazie a dio durante i filmati si può mettere in pausa, sennò sai gli insulti che volavano verso questi rompipalle telefonici (che tra l'altro ti chiamano col numero riservato, gli stronzi).

Vabbè oh, giudizio definitivo su questo controverso JRPG?
E' complesso dare un parere oggettivo su Final Fantasy XIII, non crediate.
Ergo ne darò uno soggettivo, senza troppe pare.

Final Fantasy XIII mi è globalmente piaciuto, ma con delle riserve.
Il Battle System è ottimo. Bisogna imparare a capirlo (e magari ad apprezzarlo), ma vi assicuro che una volta che vi entra in testa i combattimenti di Final Fantasy XIII diventano divertentissimi e dagli inaspettati risvolti tattici.
Belle anche le ambientazioni, spesso assai evocative. Fenomenale Gran Pulse.

Purtroppo invece le note dolenti riguardano la storia e il comparto narrativo.
Final Fantasy XIII parte come un diesel, a rilento, poi pian piano ingrana. E di brutto anche.
Tra le dieci e le quindici ore la storia di Final Fantasy XIII spacca come non mai.
I personaggi sono ben caratterizzati e meno rincoglioniti di quanto ci è sembrato all'inizio, la vicenda si fa intrippante, ci sono un paio di rivelazioni succose e qualche colpo di scena.
Poi però il comparto narrativo inizia a scemare, il baraccone si sgonfia.
Succede un po' come nel dodicesimo capitolo a mio avviso.
Proprio quando l'ambientazione si apre ed inizia un po' di esplorazione la storia inizia a perdere mordente, i dialoghi si fanno pallosi e sempre uguali ("We decide our destiny, we will save Cocoon woo-oo-ooh!"), i pochi personaggi secondari scompaiono e si procede per inerzia.
Le cose si risollevano un po' verso la parte finale, ma ormai il coinvolgimento è andato a puttane.
Un peccato, visto che a mio avviso la storia di Final Fantasy XIII poteva potenzialmente essere molto bella.
Manca poi un cattivo veramente carismatico. Okkei, anche il IX, il X e il XII avevano questo problema, ma Final Fantasy XIII tocca veramente il fondo con questa sottospecie di sosia di Ratzinger.

In sostanza c'è poco da girarci intorno, diamolo questo parere soggettivo: Final Fantasy XIII non è nulla di eclatante ed è solo l'ombra di ciò che questa saga è stata in passato.
Di sicuro non ci troviamo davanti a una delle esperienze videoludiche imperdibili di questa generazione di console.

Nonostante questo tuttavia, Final Fantasy XIII non è un brutto gioco.
E' un jrpg dai toni leggeri che innova coraggiosamente in certi frangenti, a volte riuscendo nel suo intento, a volte fallendo in maniera abbastanza eclatante.
E' un titolo che malgrado i difetti si lascia giocare dall'inizio alla fine e che quando vuole sa farti rimanere ancora a bocca aperta. In qualche modo riesce ad affascinarti, riesce a trasmetterti la voglia di fare un altro giretto su Gran Pulse anche dopo che sono finiti i titoli di coda.
Perchè lo sai che 'sta roba non è all'altezza dei vecchi episodi (anche se per il dieci non ne saresti tanto sicuro), tuttavia, alla fine per qualche inspiegabile motivo è un gioco che consiglieresti.
Perchè non è malaccio.
E' graficamente curato, ha un battle system figo, l'ambientazione (sulla carta) potrebbe rompere il culo a TUTTO.
Gli manca semplicemente quella spinta in più per essere un capolavoro.

Voto globale? Direi che un 6/7 potrebbe starci.
Come a scuola. Il ragazzo arriva alla sufficienza, studia, non è scemo e volendo potrebbe arrivare tranquillamente all'8. Ma è un minchione, non si applica abbastanza, si fa le canne e si perde nelle minchiate. Non è che c'ha problemi a casa magari?

E vi dirò, per Final Fantasy XV sono abbastanza fiducioso.
Il XIV sarà un mmorpg quindi non so proprio se lo giocherò.
Se devo scegliermi un mmorpg per il futuro punterei più su Star Wars The Old Republic.

giovedì 25 marzo 2010

Game Room: la sala giochi in casa tua

Sapete che Game Room non è niente male?
Cioè, capiamoci, i giochi disponibili fino ad ora sono tutti preistorici.
Si parla di roba che sa di vecchio anche a me, che sono uno a cui il retrogaming interessa discretamente.
E poi i prezzi. Leggermente altini considerando che l'età media dei giochi proposti si aggira intorno ai 26 anni.

Però l'idea alla base di Game Room ha del potenziale.
Il concetto di "Sala Giochi Virtuale" affascina.
Ci sono le sfide, le classifiche dei punteggi, le medaglie e si può creare una propria sala giuochi arredandola come una delle peggiori bettole anni 80'. E gli achievement.
Bello anche il comparto sonoro, giocando a Game Room ti sembra proprio di stare in una di quelle sale giochi piene di suoni di coin-op, bestemmie dovute al livello di difficoltà degli arcade del periodo e soprattutto l'immancabile fumo passivo.
Manca solo l'epica figura del gestore della sala giochi, un individuo losco da cui tutti i genitori sconsigliavano di accettare caramelle o cicche americane. Si vociferava anche che spalmasse i gettoni di LSD.

Game Room è una specie di tuffo nel passato videoludico insomma.
Una roba che magari ha appeal solo sui vecchi scorreggioni, ma alla fine che problema c'è?
Ecco, spero solo che mi mettano anche qualche coin-op anni '90 in futuro.
In questo modo l'effetto nostalgico sarebbe devastante. Almeno per me.

mercoledì 24 marzo 2010

Tempo di elezioni


Nuova campagna pubblicitaria elettorale di Sony.
E comunque al posto di Madison avrei candidato Scott Shelby.
A pelle era il personaggio di Heavy Rain che mi ispirava più fiducia!

Borderlands: il Fallout in cel-shading

Borderlands mi ha sempre incuriosito un botto sin dal primo video che mi capitò di vedere.
Il bello è che, fino al giorno in cui è uscito, non ne avevo mai sentito parlare!
Incredibile, uno magari si ammazza di hype per giochi che deludono le aspettative e poi uno dei videogiochi più interessanti degli ultimi tempi è una roba di cui non sapeva quasi nulla fino al giorno di lancio.
Perchè sì, succede così.
Uno vede la copertina di un gioco mai sentito su Ultragames, va su youtube a vedersi qualche video e rimane piacevolmente colpito.
Si legge qualche commento entisiastico sui vari forum, un paio di buone recensioni e alla fine okkei dai, magari tra un Mass Effect 2 e un Bayonetta ci infilo dentro anche un Borderlands, però lo piglio usato, che la roba da comprare è troppa.
Poi finisce che lo paghi cinquanta carte su Steam, ma vabbè...

Borderlands è praticamente un Fallout 3 in cel-shading. Per farla breve è una sorta di action rpg free roaming ambientato in un mondo alla Mad Max.
Mondo che, attenzione, non è la Terra dopo una guerra atomica (sgrat sgrat), bensì un pianeta alieno chiamato Pandora. Ebbene sì, come quello di Avatar.
Solo che qui non ci sono i Na'vi, solo diversi mercenari che ci vogliono fare la pelle, Psico-Nani, interisti e Skag. Tanti Skag.

Volendo fare un paragone con Fallout 3 bisogna dire che di differenze ce ne sono eccome.
Ad esempio Borderlands ha un sistema di puntamento decente.
Giocare a Fallout 3 prendendo la mira come in un FPS era un'impresa ardua (per non dire un dito in culo) e alla fine ci si riduceva sempre ad utilizzare lo SPAV, il sistema di puntamento assistito.
Borderlands invece è anche un ottimo e divertentissimo sparatutto in prima persona.
Vien da dire comunque che Fallout 3 me lo son giocato su console con il pad e non ho idea se il sistema di controllo tramite mouse e tastiera sia migliore.
Quindi questi paragoni che faccio potrebbero essere delle cazzate.
Ma alla fine va bene così, non sarebbe la prima minchiata che scrivo su questo blog.

Ovviamente non mancano gli elementi rpg.
Le armi hanno numerose statistiche da tenere d'occhio, si possono scegliere diverse classi di personaggi, i nemici uccisi rilasciano punti exp e mano a mano che si sale di livello bisogna decidere quale abilità sviluppare.
Borderlands è un perfetto connubio tra FPS e RPG. Un gioco che, a differenza di Fallout, punta più sull'azione caciarona che sui dialoghi e sulla possibilità di effettuare scelte morali.

Probabilmente il gioco "sorpresa" dello scorso anno.
Una robetta davvero simpatica, spensierata e che non si prende troppo sul serio.
Tra l'altro sento in giro che anche i DLC sono molto ben fatti.

martedì 23 marzo 2010

Spin-off

Che figata sarebbe? XD

Nintendo 3DS: il nuovo portatile Nintendo

La notizia è una discreta bomba.
Già si vociferava di una presentazione imminente del successore del DS.
Ora ne abbiamo la conferma.

In un comunicato ufficiale Nintendo ha rivelato che al prossimo E3 di Los Angeles verrà presentata ufficialmente la sua nuova console portatile: il Nintendo 3DS.
Le caratteristiche della console sono ancora avvolte nella nebbia, l'unica cosa certa è che offrirà le tre dimensioni senza la necessità di utilizzare occhialini.
Che dire, già questo basta a far salire la scimmia.
Pare confermata anche la retrocompatibilità con i titoli DS.
Aspettiamo fiduciosi la fiera di Los Angeles a questo punto.
Fiera che si preannuncia oltremodo interessante tra l'altro.

Piccola precisazione che tengo a fare, visto il periodo dell'anno in cui ci troviamo: la notizia a quanto pare NON è un pesce d'Aprile in anticipo.

sabato 20 marzo 2010

Street Fighter 4 su iPhone

Ci ho fatto una partitella.
Oh, è più giocabile di quanto pensassi!
Francamente pensavo in una porcata e invece questi comandi funzionano abbastanza bene e lo schermo non è nemmeno eccessivamente coperto dalle dita.
Ovvio che la precisione è quella che è, e in generale il gameplay è stato semplificato parecchio.
Però è divertente, diciamo che le code alle poste da oggi saranno un po' meno pallose.

Ah, tecnicamente spacca.
Non date retta a quelli che si lamentano dei fondali statici e di un notevole downgrade grafico, mi raccomando.
Forse non hanno ben presente che Street Fighter 4 (quello casalingo) gira su XBOX 360 e PS3, mentre questo è un giochetto per iPhone.
Secondo me, facendo le dovute proporzioni, è stato fatto un lavoro eccellente in questo senso.

venerdì 19 marzo 2010

Propaganda Interista

Che dire, Goebbels in confronto era un dilettante! XD

martedì 16 marzo 2010

Giana Sisters

Great Giana Sisters è forse uno dei casi più celebri di plagio videoludico presenti nella storia.
Uscito nel 1987 per Commodore 64 e Amiga, il titolo sviluppato da Time Warp Production era in tutto e per tutto identico a Super Mario Bros per NES.
Giana Sisters ottenne di conseguenza un enorme successo, visto che un clone di Super Mario Bros non poteva essere un brutto gioco.
Nintendo ovviamente non gradì la cosa e si affrettò a sguinzagliare i suoi avvocati. Il gioco venne così ritirato dal mercato.

Giana Sisters per iPhone non è altro che il remake del titolo originale.
Un remake che vede un ritorno in grande stile delle sorelle Giana, stavolta protagoniste di un gioco dotato di una maggiore personalità, ma che rimane comunque fortemente ispirato alla scuola dei platform Nintendo.

Ebbene, questo Giana Sisters è probabilmente il miglior platform 2D disponibile sull'Apple Store.
Il sistema di controllo è ottimo e discretamente preciso.
Pure io, che con i tasti via touch screen ho un pessimo rapporto, non ho avuto particolari problemi.
Il gioco è divertentissimo ed è graficamente delizioso, sia dal punto di vista tecnico che da quello artistico. Buone anche le musiche, anche se non so dire se siano dei remix di quelle originali visto che alle versioni per Amiga e C64 non ho mai giocato.

Insomma, Giana Sisters è un acquisto praticamente obbligato per chiunque possieda un iPhone o un iPod Touch, ami i videogiochi, ma soprattutto ami i platform!
E se uno non ama i platform cosa ci gioca a fare ai videogames?

lunedì 15 marzo 2010

Final Fantasy XIII - una quindicina di ore dopo

Quasi diciassette per la precisione.
Che dire, sensazioni contrastanti.
Certe cose mi stanno piacendo parecchio, altre decisamente meno.

La storia e la caratterizzazione dei personaggi secondo me si attestano su buoni livelli.
Al di là degli stereotipi trovo infatti che i protagonisti abbiano decisamente più cose da dire da quanto sembri a un primo impatto. Buoni anche i rapporti che si instaurano tra di loro mano a mano che la storia procede.
Certo, com'era prevedibile i toni sono molto leggeri e tutto il baraccone ha quel retrogusto di romanzo adolescenziale che a tanti potrà non piacere, ma alla fine un Final Fantasy VIII era tanto diverso?
Secondo me no.
Considerazioni spoilerose a fine post.

Dove il gioco funziona alla grande è nel battle system
I combattimenti iniziano a farsi piuttosto tosti. Se non si sta attenti c'è il rischio di venire piallati anche coi nemici normali. Grazie a dio i checkpoint prima di ogni scontro riescono a ridurre drasticamente il fattore frustrazione.
Certi boss poi sono discretamente bastardi e necessitano di un paio di prove per capire la migliore strategia da adottare.
Fino ad ora ho trovato poco incisive le summon comunque.

Purtroppo invece devo dire che la linearità, dopo più di quindici ore di gioco, inizia a pesare un po'.
Non ero uno di quelli che nei vecchi Final Fantasy si tirava scemo con le quest secondarie, tuttavia mi divertivo spesso a girovagare senza meta per le città cazzeggiando come mi pareva, tanto per aumentare l'immersione nel mondo di gioco!
Qui invece ci sono dungeon e ancora dungeon modello autostrada intasati di combattimenti, è impossibile avere un momento per rilassarsi.
E un jrpg composto da soli percorsi linearissimi diventa in effetti più pesante di quanto credessi.
Poi oh, certi paesaggi mozzano il fiato e in generale questo Final Fantasy mi sembra artisticamente curatissimo, ma è appunto per questo che un'ambientazione così bella appare un po' sprecata in un titolo tanto lineare.

Final Fantasy XIII rimane comunque un bel gioco.
La voglia di accendere la console e di andare avanti c'è sempre e questo per quanto mi riguarda è un ottimo segno.

SPOILER:
Facendo qualche spoiler devo dire che mi sta piacendo molto il personaggio di Hope, meno bimbominchia di quanto mi aspettavo inizialmente.
Bello il suo rapporto con Lightning e Snow.
Pure Sazh è parecchio interessante, ma voglio capire bene come reagirà quando scoprirà che suo figlio (che mi vien da chiamare Walt XD) è diventato un 'L'cie a causa di Vanille, visto che da quanto ho capito è andata proprio così.
In realtà a una città (Palumpolum) ci sono arrivato, ma alla fine... era un dungeon pure quella!
Vedremo Nautilus.

giovedì 11 marzo 2010

Godo



Playstation Move

Alla conferenza Sony della GDC è stato presentato ufficialmente il motion controller di Sony.
Il nome ufficiale di quello che fino ad oggi era conosciuto come "wand" sarà Playstation Move.
Prevedibilmente, insieme al simil-dildo già visto allo scorso E3, è stato presentato anche una specie di nunchuck da utilizzare in abbinamento.
La scopiazzatura della roba Nintendo è piuttosto palese, ma direi che a questo punto era decisamente prevedibile.

Come ben saprete per utilizzare il Playstation Move sarà necessario possedere la telecamerina Playstation Eye.
Pare che il prezzo del bundle Move+Playstation Eye si aggirerà intorno ai 100 dollari. Non eccessivo, ma vorrei capire se il bundle conterrà anche il nunchuck o meno.

A quanto pare tra i primi giochi che supporteranno il Move ci sarà Little Big Planet, che lo sfrutterà nella fase di creazione dei livelli.

Oh, devo dire che a me 'sto Move un pochino interessa.
L'idea di avere un Wiimote più preciso su una console HD un pochino mi attizza.

mercoledì 10 marzo 2010

I personaggi di Final Fantasy XIII

Vediamo un po’ che hanno da dire i personaggi di Final Fantasy XIII.

Lightning: è praticamente la versione femminile di Cloud Strife. E’ sempre incazzata con tutti e il suo passatempo preferito è tirare dei cartoni assurdi sulla faccia di Snow. I casi sono due: o è la classica donna “forte” o c’ha le sue cose. Bel personaggio, ma ha chiaramente bisogno di rilassarsi un attimino.

Snow: è la versione jappa di Sawyer di Lost. Davvero, gli assomiglia di brutto. E’ determinato a salvare la sua tipa da un destino crudele e ingiusto. Nonostante sia un ragazzotto fisicato si fa menare senza ritegno da Lightning.

Serah Farron: la sorella di Lightning e la fidanzata di Snow. A parte il fatto che il suo nome ha un’inquietante assonanza con “se la fanno”, la cosa strana è che il suo tipo dimostra una trentina d’anni, mentre lei al massimo ne avrà quattordici e mezzo.
Ah, giusto: Serah è praticamente identica a una delle protagoniste di un noto anime hentai giapponese.

Base: è il personaggio afro che viene da Villaguardia. Si chiama in un altro modo, ma mi viene da chiamarlo Base, scusatemi. Francamente me lo aspettavo più grezzone, viste le premesse. Si unisce al party senza un motivo valido, almeno apparentemente. I suoi capelli afro fanno da nido a un uccello, ma nessuno ha capito perché.

Vanille: è una rossa, ma è insopportabile. E’ la classica adolescente un po’ sciocchina (e sotto sotto un po’ zoccola) che si esprime tramite urletti, risatine e mugolii.

Hope: il bimbominchia del gruppo. Un ragazzino complessato e timido che Shinji Hikari in confronto era pieno di gioia di vivere. Si unisce al party per mandare affanculo Snow, che secondo lui è responsabile della morte di sua madre. Ovviamente non c’ha le palle per farlo. Hope è anche il servo della gleba personale di Vanille, che se lo palleggia a destra e a manca come vuole.

Fang: così a pelle mi dà l’aria di un’altra femme fatale sulla falsariga di Lightning, forse pure peggio. Fioccheranno i doujin lesbo tra queste due.

Final Fantasy XIII - prime impressioni

Final Fantasy XIII è arrivato e direi che sono abbastanza ansioso di darvi le mie impressioni dopo le prime ore di gioco.
Diciamo subito che finora FFXIII si è rivelato in linea di massima come me lo aspettavo, nulla di più e nulla di meno.
Insomma, non posso dirmi deluso, ma nemmeno gasato come ai tempi di un qualsiasi Final Fantasy dell'epoca PSone (e grazie al cazzo, direbbe qualcuno).

Elenchiamo comunque le primissime impressioni:
- Incipit lentissimo. Le prime tre ore di gioco sono in pratica una lunghissima parte introduttiva in cui si fa veramente poco. Qualche combattimento facile facile e nulla di più.
- Giunti intorno alla terza ora si inizia a capire qualcosa di più del combat system vero e proprio, familiarizzando con gli Optimum e con il sistema di crescita dei personaggi, il Cristallium. Insomma, il gioco vero inizia qui.
- Gli Optimum mi ricordano vagamente i gambit di Final Fantasy XII. Detto in soldoni, danno una determinata tattica al party, con la possibilità di decidere l'atteggiamento dei compagni.
- Ecco, il combat system di questo Final Fantasy è veramente una roba stranissima. Così ad occhio sembra una bizzarra via di mezzo tra quello di Final Fantasy XII e quello di Final Fantasy X. Non male comunque, parrebbe interessante.
- Il Cristallium è praticamente un'evoluzione tridimensionale della Sferografia del decimo capitolo. Il che per me è una bella cosa, visto che la Sferografia mi era piaciuta un botto.
- Il party si cura automaticamente dopo ogni combattimento evitando fastidiosi smadonnamenti. Ecco, questa è una figata.
- Graficamente spacca.
- I filmati sono bellissimi (frase di rito che troverete in ogni recensione di Final Fantasy XIII che leggerete, ci scommetto).
- Storia boh, siamo all'inizio, non mi esprimo. Finora non mi pare nulla di trascendentale comunque, il solito polpettone giapponese. Ad ogni modo vediamo come prosegue. Un paio di personaggi hanno del potenziale secondo me.
- Il gioco parrebbe veramente tanto lineare e ciò potrebbe diventare un problema non da poco mano a mano che si accumulano ore di gioco.

martedì 9 marzo 2010

Heavy Rain: piove, governo ladro

Benone, ho finito Heavy Rain e ora posso dire qualcosa di più concreto.
In sostanza credo proprio che l'esperimento di David Cage sia riuscito.
Bersaglio centrato insomma? E' stato trovato l'anello mancante tra cinema e videogioco?
No bè, magari questo no.
Non del tutto almeno.

Heavy Rain è comunque un bel filmone interattivo che si lascia giocare (e guardare) con piacere, una bella storia noir che in effetti non credo sfigurerebbe troppo in una sala cinematografica o in una serie televisiva.
Poi per carità, ci sono alcune leggerezze, cose che magari non vengono spiegate benissimo, ingenuità tipiche delle trame da videogioco.
Ci sono però anche un paio di colpi di scena notevoli, diverse scene memorabili a livello di pathos, una delle colonne sonore migliori che mi sia capitato di sentire negli ultimi tempi e almeno un paio di personaggi riuscitissimi e caratterizzati daddio.
La storia intrippante c'è, su questo non si può dire nulla.

Come avevo già accennato, a livello ludico Heavy Rain non propone di certo un gameplay troppo tecnico, ma anche qui ci sono svariati guizzi di genialità che ho trovato notevoli.
Se il personaggio sullo schermo sta compiendo un'azione difficoltosa dovrete letteralmente contorcervi sul pad premendo sequenze di tasti assurde. Anche i sensori di movimento del Dual Shock 3 vengono sfruttati in maniera intelligenti.
Alcuni di questi QTE sono a dir poco fantastici (faccio un semi-spoiler e cito la sequenza in autostrada) e l'impressione è che Quantic Dream si sia davvero messa d'impegno per rendere il suo "film" un prodotto curatissimo anche a livello interattivo.
In Heavy Rain non si giocherà tantissimo insomma, ma nonostante tutto si ha veramente la sensazione di influenzare notevolmente ciò che accade sullo schermo, plasmando la trama con le proprie azioni.
Un film che continua in modo diverso a seconda del nostro successo o del nostro fallimento, ma che non si ferma mai.
Il game over in Heavy Rain non esiste, esistono solo il bad ending, l'happy ending e un macello di vie di mezzo.

Se avete una PS3, Heavy Rain è un titolo che vale la pena provare.
Perchè è qualcosa di originale e di intrigante. E perchè getta delle buone basi per lo sviluppo della componente narrativa nei videogiochi.

In foto: Scott Shelby, uno dei protagonisti.
Appena l'ho visto (nella demo) mi son detto: "Questo qui sembra proprio un brav'uomo, secondo me sarà l'eroe che risolverà tutto questo casino!"
Che dire, sono uno che le persone le capisce al volo! XD

venerdì 5 marzo 2010

The cake is a lie. Again!

Guardando la copertina del prossimo numero di Game Informer pare proprio che stia per arrivare Portal 2.
Sono "leggermente" contento.
Ora vi saluto, vado a stappare la bottiglia di spumante.
Ovviamente attendo con ansia ulteriori informazioni che spero arrivino presto.
Però ecco, Portal 2 è una notizia fantastica e senza dubbio gradita, tutto è bellissimo, ma... Cara signora Valve, che minchia di fine ha fatto Half-Life Ep.3?

Heavy Rain - impressioni

Le PS3 sono risorte da sole dopo un giorno e io, per festeggiare, mi sono preso Heavy Rain.
Vediamo allora quali sono le impressioni dopo le prime ore di gioco, senza fare alcuno spoiler.

Lo dico: secondo me spacca.
Farenheit non ho mai avuto modo di provarlo, ma da quanto mi dicono un po' tutti era una roba pretestuosa all'inverosimile.
Questo Heavy Rain però mi convince, la storia mi intrippa, i dialoghi sono belli e in generale quello che perde dal punto di vista ludico lo recupera ampiamente a livello di narrazione.
Inoltre i QTE mi sembrano fatti molto bene, danno l'idea di "fisicità", non saprei come dirlo.
Queste le impressioni dopo circa due ore e mezza di gioco, magari poi finisce per sbrodolarsi addosso. Ma spero di no, perchè finora a mio avviso tutto funziona egregiamente.
Ah sì: il doppiaggio italiano è veramente ottimo.

In soldoni io dico di farci un pensierino. Secondo me è un'esperienza videoludica che, tutto sommato, si merita una passata.
Il titolo Quantic Dream non offrirà di sicuro un gameplay da capogiro, certo. Ma personalmente trovo bello il fatto che un videogioco si concentri in questo modo sulla narrazione, cercando di offrire una storia interessante e adulta.
Perchè, diciamocelo, i videogiochi (quasi tutti almeno) hanno bisogno di maturare parecchio in questo senso.

martedì 2 marzo 2010

Zelda Difference

C'è stato un tempo in cui "giocare a Zelda" era sinonimo di vivere la propria passione videoludica in modo serio.
"Giocare ad Ocarina of Time" in epoca PS1 non significava semplicemente giocare ad Ocarina of Time. Era come abbracciare una determinata filosofia di vivere il videogioco, era lasciarsi stregare dalla "Nintendo Difference".
Girovagare tra le lande di Hyrule in sella ad Epona voleva dire rinnegare la tamarraggine andante degli anni d'oro di Playstation, significava prendere le distanze dalle tette squadrate di Lara Croft, dai Tomb Raider tutti uguali, dai Vip che tentavano di prendere in mano un pad con scarsi risultati, dalle console cippate, dalle cazzate dei media generalisti e dall'Inter.
Insomma, giocare a Zelda nel 1999 voleva dire essere dei cazzo di Nintendari, dei videogiocatori veri e non della gente che si era comprata la pleistéscion perchè andava di moda.

Oggi, dieci anni e svariate cotte pre e tardoadolescenziali dopo, la situazione si è un attimino ribaltata.
Le console Nintendo vengono spesso comprate perchè vanno di moda ed essere Nintendaro non significa fondamentalmente più un cazzo.
La Nintendo Difference, di fatto, non esiste più.
E meno male, direbbe qualcuno.

Di conseguenza, anche "giocare a Zelda" non è più un concetto pregno di significati come poteva essere in epoca Nintendo 64.
Ciò è dovuto a una serie di fattori che si combinano tra loro in maniera più o meno contorta:
- Siamo cresciuti, abbiamo più di vent'anni, abbiamo scoperto la figa e di tutte queste cazzate non ce ne frega più una ceppa. Giochiamo e basta, chisselaincula la console war e la lotta di classe tra casual e hardcore gamers, che i problemi nella vita sono altri, soprattutto in Italia.
- Gli Zelda non sono più una cosa che ti fa urlare "minchia mai vista una roba del genere" come in passato.
- Gli Zelda sono grossomodo sempre uguali e hanno una struttura di gioco vecchia dentro.
- In giro c'è effettivamente roba più immersiva di Zelda. Il sense of wonder è altrove. In un Mass Effect, per dire. Ma ci butterei dentro anche un Fallout 3.
- I videogiochi sono diventati una roba più "fredda" e "asettica" rispetto a dieci anni fa. Che poi anche questa sensazione potrebbe essere dovuta al fatto che siamo cresciuti e non riusciamo più a vedere la maggìa dentro i poligoni. Anche questo può essere.

I tempi cambiano, direbbe qualcuno.
Ad ogni modo, hai da poco iniziato Zelda: Spirit Tracks per DS.
Lo Zelda col treno, per intenderci, di cui hai sentito parlar malissimo negli ultimi due-tre mesi.
Gente che diceva che era palloso, gente che diceva che le sezioni in treno erano un vero e proprio palo al culo, gente che diceva che era uguale a Phantom Hourglass. Ovviamente c'era anche quello che lo descriveva come il miglior titolo della storia, quando si parla di Zelda c'è sempre l'esaltato di turno.
Si parla di Nintendari, in fondo.

Premessa: a te Phantom Hourglass era piaciuto. Però, però, però...
Però già sentivi che qualcosa era andato perso, già l'avevi trovato uno Zelda bello ma senz'anima.
Giocarci non ti faceva sentire come ai tempi di Link's Awakening, per dire.
"Giocare a Zelda" non voleva già più dire un cazzo con Phantom Hourglass.
E poi c'era quel fottutissimo dungeon di cui hai rimosso anche il nome (labirinto del Re Mar? Potrebbe essere?), una roba talmente odiosa, pallosa, insopportabile e stracciacoglioni che levati.
Per il resto Phantom Hourglass era carino. Tante belle idee, graficamente delizioso e un sistema di controllo che sfruttava il DS a dovere.
Spirit Tracks è il suo seguito e gli somiglia in maniera imbarazzante.
E' un more of the same vero e proprio.
Chissenefrega, ti dici, a te il more of the same non dà fastidio, no? Sì okkei. Non ti dà fastidio ma in determinati casi.
Non ti dà fastidio quando il concept di gioco è una roba talmente geniale e nuova che ti vien voglia di avere tra le mani un seguito seduta stante. Mario Galaxy 2 è un esempio.
Nel caso di Zelda però, che è una saga concettualmente così vecchia che necessita di una bella rinfrescata e una spruzzata di novità corpose a ogni sua uscita, il more of the same è una roba quasi terrificante.

Majora's Mask, per citare un caso emblematico, era diversissimo da Ocarina, nonostante le similitudini estetiche.
Spirit Tracks invece assomiglia di brutto a Phantom Hourglass, sia esteticamente che a livello di idee. Certo, c'è il treno al posto della barca (che funziona pure peggio della barca, ehm), ma per il resto siamo lì.
Per dire, anche qui c'è il mega-dungeon multilivello da percorrere a più riprese, cazzo.

No, no, decisamente non ci siamo.
O meglio, ci siamo perchè alla fine Phantom Hourglass era un bel gioco, ma da un episodio di Zelda mi aspetto molto di più.
Non un data-disk col treno.

E' notizia di questi giorni che Zelda Wii dovrebbe uscire entro il 2010.
Ora, io sono uno di quelli che si augura che questo nuovo Zelda sappia portare un mucchio di novità.
Novità che lo stravolgano un attimino nelle sue meccaniche principali però, non uno (scontato) combat system col Wii Motion Plus.
Perchè dai, diciamocelo. Così com'è Zelda ha un attimino stufato.
C'è bisogno di aria nuova. Tanta aria nuova.
E già che ci siamo un sistema di salvataggio più moderno e a prova di vita sociale non guasterebbe.

lunedì 1 marzo 2010

Ma tu guarda, Force Unleashed 2!

Perchè scopro solo stasera che deve uscire Force Unleashed 2?
Non sono più il fanboy di Star Wars di qualche anno fa.

Nel frattempo mi sto giocando i DLC del primo episodio.
Finora mi sono croccato la missione extra del Tempio Jedi (che in realtà ho giocato più di un anno fa, ma vabbè) e quella ambientata su Tatooine.
Queste due espansioncine si attestano qualitativamente nella media di tutte le missioni bonus che vengono vendute a prezzi agghiaccianti via digital delivery: vale a dire che fanno abbastanza cacare e che il rapporto durata/qualità/prezzo è terribilmente sbilanciato a favore di quest'ultimo.
Beh, oddio, alla fine la missione di Tatooine l'ho trovata anche abbastanza divertente, ma bisogna considerare che il sottoscritto si andò a vedere Episodio 3 al cinema per qualcosa tipo cinque volte e che se all'età di otto anni qualcuno gli chiedeva cosa voleva fare da grande, lui gli rispondeva molto candidamente "Il cavaliere Jedi".
E ne era veramente convinto eh, perchè secondo lui nel 2000 ci sarebbero state le astronavi, le spade laser, gli astrodroidi che parlano fischiettando in codice binario, le speeder-bike, i caccia X-Wing e gli ologrammi.
E invece nel 2010 siamo ancora qui con le auto che vanno a benzina e inoltre per vedere un film in 3D dobbiamo inforcare degli occhialini osceni, pensate un po' chemmerda la vita, altro che ologrammi e iperspazio.
L'unica cosa che abbiamo, giù a Roma, è il sosia dell'Imperatore Palpatine. Però vabbè, cazzocenefotte.

Insomma, l'unico DLC che devo ancora provare è quello ambientato su Hoth, che tra l'altro è quello che mi incuriosiva maggiormente.
Magari gli darò un'occhiata 'sta settimana.
Così, tanto per buttare via un po' di Microsoft Points in una roba che nel giro di mezz'ora si finisce (sbloccando tutti gli achievement tra l'altro).
Idea fantastica i DLC!