venerdì 29 ottobre 2010

martedì 26 ottobre 2010

Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 2

Oh, finalmente.
Un Naruto Shippuden per le console next-gen lo aspettavo da secoli e finalmente eccolo qua.
Intendiamoci, i due Naruto made in Ubisoft non erano male, Broken Bond in particolare era una discreta figata.
Ambedue non brillavano certo per una componente picchiaduro particolarmente evoluta, tuttavia offrivano una parte adventure curata e parecchio entusiasmante. Esplorare liberamente Konoha era estremamente appagante per il fan del manga di Kishimoto. Merito pure delle musiche, le stesse dell'anime, che contribuivano non poco a ricreare la giusta atmosfera.

Questo Ninja Storm 2 non c'entra comunque una fava con i giochi Ubisoft. E' infatti sviluppato da Namco Bandai ed è il seguito del primo Naruto Ultimate Ninja Storm, titolo uscito solo su PS3.
La storia del gioco riparte comunque esattamente da dove era finito Broken Bond, vale a dire dall'inizio della serie Shippuden.
Sono passati due anni dallo scontro con Sasuke: Naruto torna a Konoha insieme a Jiraiya, intenzionato a riportare indietro il suo vecchio amico e a spaccare il culo a quei fetenti di Alba.
Ninja Storm 2 coprirà quindi la storia della serie Shippuden fino allo scontro tra Naruto e Pain.
Figata tra l'altro che il gioco inizi proprio da qui, in una sorta di flashforward. Escamotage narrativo usato anche nell'anime, che se non erro cominciava proprio dall'incontro con Sasuke presso il covo di Orochimaru.

Il gioco vero e proprio è abbastanza curato.
La parte adventure, pur presente, non è ai livelli dei titoli Ubisoft. Anche qui si può girare per i vari luoghi visti nel manga, ma c'è decisamente meno libertà e il più delle volte fare avanti e indietro da una zona all'altra è una rottura di palle.
Ninja Storm 2 infatti non ha una struttura free roaming e le varie location sono composte da schermate fisse in cui i personaggi si muovono in quella che sembra una specie di versione anime dei vecchi Resident Evil per PSOne (o dei vecchi Final Fantasy).
Sì, insomma, nulla di esaltante.

Discorso diverso per i combattimenti, realizzati molto bene. Nulla di eccessivamente profondo chiaramente, ma per fortuna tutto funziona a dovere e il combat system riesce ad essere semplice ma allo stesso tempo interessante.
Gli scontri più importanti sono qui riproposti come boss battle. In queste, dopo un'iniziale fase di scazzottata canonica, si attivano delle sequenze molto scenografiche, con cui potremo interagire tramite QTE o alcuni "minigiochi" che contribuiscono a variare in qualche modo il gameplay.
Detto così sembra lammerda, ma vi assicuro che queste boss battle sono in realtà fighissime. Riproducono infatti alla perfezione gli scontri più importanti del manga di Kishimoto, con un occhio di riguardo alla spettacolarizzazione, portata veramente all'estremo. Gli appassionati di Naruto non potranno non adorarle.

Dispiace solo che in certi casi gli sviluppatori si siano lasciati andare a qualche licenza poetica di troppo nei confronti del manga. In alcuni casi il risultato è godibile (lo scontro prolungato tra Naruto e Sasuke nel covo di Orochimaru è bellissimo), in altri invece è inevitabile storcere il naso.
E' ad esempio abbastanza incomprensibile che lo spettacolare combattimento tra Sasuke e Deidara sia qui riproposto come un normale scontro e non come boss battle.
Poi bè, gli scontri veramente importanti (Sasuke VS Itachi, Jiraiya VS Pain ecc) non deludono quasi mai, ma è ovvio che l'appassionato ha la tendenza a cercare il pelo nell'uovo.

Ninja Storm 2 non è il gioco di Naruto perfetto o quello che tutti noi lettori del manga sognavamo.
No, quello sarebbe un gioco con la parte esplorativa dei due Naruto made in Ubisoft e la parte picchiaduro di questo Ninja Storm 2. Ecco, quello sì che sarebbe la figata definitiva.
Sfortunatamente non si può avere tutto e quindi dobbiamo "accontentarci". Le virgolette sono d'obbligo perchè comunque stiamo parlando di un gioco validissimo ed imperdibile per chiunque segua le avventure del ninja biondo.
Cioè, parliamoci chiaramente: se mi fanno un gioco così su One Piece corro in piazza nudo a festeggiare, dando magari fuoco a qualche bandiera dell'Inter in preda all'eccitazione.
Ma per davvero, eh!
E visto che abbiamo toccato questo tasto: ma quand'è che mi tirerenno fuori un gioco su One Piece veramente serio su una console next-gen?

lunedì 25 ottobre 2010

Enslaved

Non ci siamo.
Avevo iniziato Enslaved con la volontà di apprezzarlo per ciò che di buono aveva da offrire, ma proprio non ci siamo.
Le premesse per un titolo interessante a mio avviso c'erano, ma l'ambizioso baraccone targato Ninja Theory crolla su sè stesso in maniera piuttosto plateale.

Il gameplay, come già si intuiva giocando la demo, è atroce. Il sistema di combattimento è impreciso, raffazzonato e caotico, mentre le fasi platform sono telefonatissime e prive di qualsiasi tipo di sfida.
Le scalate si riducono alla pressione di un tasto. Impossibile cadere, impossibile sbagliare.
Ma questo lo si era già capito giocando la demo.

La nota dolente è che Enslaved non brilla neanche per il resto.
Le ambientazioni sono per lo più anonime e sottosfruttate. Potenzialmente infatti si potevano vedere cose interessanti viste le premesse narrative, ma di momenti come lo schianto contro la statua della libertà a cui si assiste nella demo non se ne vedono quasi più per il resto del gioco.
Anzi, a onor del vero mancano proprio location visivamente impressionanti come l'aeronave del tutorial.
Un peccato, una vera occasione sprecata a mio avviso perchè l'idea di partenza pareva garantire ottime cose.

Dal punto di vista narrativo il titolo Ninja Theory è un palese rifacimento in chiave post-apocalittica del racconto Viaggio in Occidente (fonte d'ispirazione, tra le altre cose, dello stesso Dragon Ball). Anche qui in teoria le premesse ci sarebbero, il guaio è che nell'avventura di Monkey e Trip di indimenticabile c'è proprio poco.
Poi certo, come in Heavenly Sword la qualità delle animazioni facciali è da capogiro, i dialoghi sono recitati bene e la caratterizzazione dei protagonisti è buona.
Ma davvero, in Enslaved non c'è nulla che ti rimanga dentro, il coinvolgimento per quanto mi riguarda è sempre rimasto a livelli bassissimi, finale con colpo di scena compreso.

Vogliamo fare un paragone con un gioco "cinematografico" che riesce nel suo intento di mettere la giocabilità in secondo piano rispetto alla storia e all'atmosfera?
Alan Wake.
Il titolo Remedy non offriva esattamente un gameplay profondissimo ma, pur con tutte le sue magagne, almeno ti teneva incollato al pad grazie a un comparto narrativo che funzionava egregiamente.
Enslaved invece non riesce a fare neanche questo.
L'impressione è che ciò che c'è di buono vada sprecato, castrato da un gameplay insipido e da una storia priva di mordente incapace di offrire emozioni.
Tanto potenziale inespresso, per riassumere la questione in parole povere.

In sostanza Enslaved è un gioco tranquillamente evitabile.
Ed è un peccato, perchè francamente un po' ci speravo che potesse uscir fuori qualcosa di veramente buono da questo progetto.
Restiamo a vedere cosa combineranno i Ninja Theory con Devil May Cry, ma a questo punto le mie aspettative sono veramente bassissime.

venerdì 15 ottobre 2010

Sonic 4

Sì, lo so, il titolo corretto sarebbe Sonic the Edgehog 4, ma parliamoci chiaro: nel 1993 in quanti dicevamo "Oggi ho giocato a Sonic the Edgehog 2"?
Nessuno, dai.
I vari Sonic li chiamavamo Sonic 1, Sonic 2 e Sonic 3.
E visto che la carica nostalgica di Sonic 4 è qualcosa di micidiale, trovo sia giusto chiamarlo come avrei fatto all'epoca.
E come d'altronde farei anche oggi al di fuori di questo blog, visto che "SonictheEdgehogquattro" è una roba talmente cacofonica che non si può sentire.

Dunque iniziamo dicendo che Sonic 4 è bellissimo.
No, davvero.
Bellissimo.
Questo gioco segna, sedici anni dopo, il ritorno di Sonic al platform bidimensionale. Molto più dei Sonic Advance e di Sonic Rush.
Sì, perchè Sonic 4 è un ritorno al feeling degli episodi a 16 bit. Un feeling che nessun altro gioco avente come protagonista il porcospino blu era riuscito a riproporre.
Un feeling che sembrava dimenticato dai tempi di Sonic & Knuckles.

Sonic 4 ha tutto ciò che rendeva grandi i suoi predecessori per Mega Drive.
E in particolare parlo di un ottimo level design.
Sonic 4 alterna fasi di gioco veloci ad altre più ragionate, fatte di platforming duro e puro. In questo ricorda molto il primo capitolo uscito all'inizio degli anni 90', che era tutt'altro che un gioco in cui non bisognava mai fermarsi a pensare.
Aggiungiamoci poi una colonna sonora azzeccata, con alcuni motivetti che ti entrano in testa e non escono più, ed ecco che la Splash Hill Zone diventa la degna erede della Green Hill Zone.
Purtroppo non tutti i jingle sono indimenticabili e sfortunatamente nessuno di essi raggiunge le vette allucinanti di quelli di Sonic 2, ma nel complesso trovo che anche musicalmente sia stato fatto un discreto lavoro.

Certo, qualcuno dirà che a Sonic 4 manca una propria identità, che forse è davvero fin troppo derivativo e che i suoi livelli sono la fiera del fan-service. E probabilmente non avrà neanche tutti i torti.
In generale sembra davvero che il Sonic Team si sia semplicemente limitato a riproporre il meglio degli episodi 16 bit con una veste grafica al passo coi tempi (che io trovo molto gradevole tra l'altro).
Da questo punto di vista siamo ben lontani dalla qualità di un altro titolo dal sapore nostalgico come New Super Mario Bros Wii.
Ma è anche vero che comunque si sta parlando di due operazioni dalla portata diversa. E soprattutto di un gioco retail e di uno distribuito a episodi in digital delivery.
E poi bè, anche all'epoca Super Mario World era cento volte meglio di Sonic, quindi possiamo dire che sia stato mantenuto un certo equilibrio cosmico.

Un problema fastidioso di Sonic 4 potrebbe invece essere la fisica dei movimenti e dei salti del porcospino blu, veramente diversa e ben più goffa di quella presente nei titoli per Mega Drive.
In compenso, a dispetto di quel che pensavo, ho trovato interessante l'introduzione dell'homing attack. Trovo infatti che funzioni bene e che in determinati frangenti contribuisca anche ad approfondire il gameplay.
E dire che inizialmente mi aveva fatto storcere il naso.
Belli anche i livelli bonus, simili a quelli di Sonic 1 ma migliorati in tutto e per tutto.

Per una volta, insomma, ci troviamo fra le mani un Sonic realizzato come Dio comanda.
Un salto nel passato e un ritorno alla vera natura della saga, senza livelli assurdamente veloci, telecamere da vomito e trasformazioni in porcospini mannari.
Un gioco più che rispettoso, ma soprattutto un platform colorato e divertente.
Ben fatto, SEGA.

venerdì 8 ottobre 2010

Giochi giocati

E' da un po' che non parlo di videogiochi sul blog.
Di roba in realtà ne ho giocata, e parecchia anche, il fatto è che non ho avuto voglia e tempo di parlarne in questa sede.
Rimedio ora comunque, con un bel post massivo!
Velocemente però, che sono di fretta.

Spiderman Dimensions
Carino.
Penso che sia il primo gioco di Spidey decente da qualche anno a questa parte.
Dimensions abbandona la struttura free roaming per adottarne una a livelli.
Le quattro dimensioni presenti garantiscono tre stili di gioco differenti e una discreta varietà di gameplay.
Non è il nuovo Arkham Asylum, ma questo Spiderman non è niente male.
Gradevole anche graficamente, peccato solo che la storia, per quanto interessante sulla carta, sia abbastanza priva di mordente.
Prendere appunti, eh. I fumetti di Spidey sono belli anche per il pathos, non solo per le scazzottate e la logorrea dell'arrampicamuri.

Halo: Reach
Il nuovo Halo e non è che ci sia troppo da dire.
Sicuramente più interessante di quella mezza schifezza di ODST, Reach propone una campagna in singolo piuttosto figa (un paio di missioni sono eccezionali) e un online coi controcazzi.
L'addio di Bungie alla saga che la ha resa famosa non poteva essere migliore.
Il finale (che non spoilero) probabilmente vi farà venir voglia di rigiocare Halo 1. Ma non fatelo, è invecchiato veramente malissimo.

FIFA 11
Dietro allo scimmiesco Chiellini che campeggia sulla copertina si nasconde ancora una volta IL gioco di calcio.
Curatissimo sotto tutti gli aspetti, con un sacco di migliorie (come il fallo di mano), un aspetto grafico curatissimo (animazioni stupende) e una parte online sempre ben realizzata. Oddio, su XBOX 360 ogni tanto ci metto delle ore a trovare una partita utilizzando il matchmaking, ma penso che la cosa possa essere risolta con una patch.
Stavolta poi si può giocare nel ruolo di portiere. E il bello è che la cosa funziona pure, anche se non so quanto possa essere divertente farsi un'intera carriera in porta.

Altra roba
Dunque, ho nuovamente finito Sonic Adventure, uscito su XBLA.
Che dire, altro gioco che mostra un po' gli anni che ha sul groppone.
Ho giocato il DLC di Dragon Age "Caccia alle Streghe" che è una merda ed è indegno del fantastico personaggio di Morrigan.
Oggi ho deciso di pigliare Enslaved, il nuovo gioco di Ninja Theory, ma non lo inizierò prima della prossima settimana.
Sono moderatamente curioso di vedere che roba è venuta fuori. La demo lasciava intendere un gameplay abbastanza grezzo, ma il gioco nel suo complesso mi intrigava.
Ne parlerò meglio in seguito.
Ah, sarebbe uscito pure il nuovo Guitar Hero, ma quest'anno passo. Ultimamente ho una specie di rigetto per i giochi musicali.