venerdì 15 ottobre 2010

Sonic 4

Sì, lo so, il titolo corretto sarebbe Sonic the Edgehog 4, ma parliamoci chiaro: nel 1993 in quanti dicevamo "Oggi ho giocato a Sonic the Edgehog 2"?
Nessuno, dai.
I vari Sonic li chiamavamo Sonic 1, Sonic 2 e Sonic 3.
E visto che la carica nostalgica di Sonic 4 è qualcosa di micidiale, trovo sia giusto chiamarlo come avrei fatto all'epoca.
E come d'altronde farei anche oggi al di fuori di questo blog, visto che "SonictheEdgehogquattro" è una roba talmente cacofonica che non si può sentire.

Dunque iniziamo dicendo che Sonic 4 è bellissimo.
No, davvero.
Bellissimo.
Questo gioco segna, sedici anni dopo, il ritorno di Sonic al platform bidimensionale. Molto più dei Sonic Advance e di Sonic Rush.
Sì, perchè Sonic 4 è un ritorno al feeling degli episodi a 16 bit. Un feeling che nessun altro gioco avente come protagonista il porcospino blu era riuscito a riproporre.
Un feeling che sembrava dimenticato dai tempi di Sonic & Knuckles.

Sonic 4 ha tutto ciò che rendeva grandi i suoi predecessori per Mega Drive.
E in particolare parlo di un ottimo level design.
Sonic 4 alterna fasi di gioco veloci ad altre più ragionate, fatte di platforming duro e puro. In questo ricorda molto il primo capitolo uscito all'inizio degli anni 90', che era tutt'altro che un gioco in cui non bisognava mai fermarsi a pensare.
Aggiungiamoci poi una colonna sonora azzeccata, con alcuni motivetti che ti entrano in testa e non escono più, ed ecco che la Splash Hill Zone diventa la degna erede della Green Hill Zone.
Purtroppo non tutti i jingle sono indimenticabili e sfortunatamente nessuno di essi raggiunge le vette allucinanti di quelli di Sonic 2, ma nel complesso trovo che anche musicalmente sia stato fatto un discreto lavoro.

Certo, qualcuno dirà che a Sonic 4 manca una propria identità, che forse è davvero fin troppo derivativo e che i suoi livelli sono la fiera del fan-service. E probabilmente non avrà neanche tutti i torti.
In generale sembra davvero che il Sonic Team si sia semplicemente limitato a riproporre il meglio degli episodi 16 bit con una veste grafica al passo coi tempi (che io trovo molto gradevole tra l'altro).
Da questo punto di vista siamo ben lontani dalla qualità di un altro titolo dal sapore nostalgico come New Super Mario Bros Wii.
Ma è anche vero che comunque si sta parlando di due operazioni dalla portata diversa. E soprattutto di un gioco retail e di uno distribuito a episodi in digital delivery.
E poi bè, anche all'epoca Super Mario World era cento volte meglio di Sonic, quindi possiamo dire che sia stato mantenuto un certo equilibrio cosmico.

Un problema fastidioso di Sonic 4 potrebbe invece essere la fisica dei movimenti e dei salti del porcospino blu, veramente diversa e ben più goffa di quella presente nei titoli per Mega Drive.
In compenso, a dispetto di quel che pensavo, ho trovato interessante l'introduzione dell'homing attack. Trovo infatti che funzioni bene e che in determinati frangenti contribuisca anche ad approfondire il gameplay.
E dire che inizialmente mi aveva fatto storcere il naso.
Belli anche i livelli bonus, simili a quelli di Sonic 1 ma migliorati in tutto e per tutto.

Per una volta, insomma, ci troviamo fra le mani un Sonic realizzato come Dio comanda.
Un salto nel passato e un ritorno alla vera natura della saga, senza livelli assurdamente veloci, telecamere da vomito e trasformazioni in porcospini mannari.
Un gioco più che rispettoso, ma soprattutto un platform colorato e divertente.
Ben fatto, SEGA.

Nessun commento: