giovedì 17 giugno 2010

Journey





Nuovo titolo degli autori di flOw e Flower.
Esteticamente è ispiratissimo e gli scenari sono incredibilmente evocativi.
Bellissimo, una delle cose migliori dell'E3.
Uscirà l'anno prossimo, ovviamente su PS3. Chiunque possieda la console Sony ha il dovere morale di comprarlo, mi sembra ovvio.

mercoledì 16 giugno 2010

Diabete

Anche questo è bellissimo.
Lo stile grafico è qualcosa di delizioso e le idee fioccano da tutte le parti.
Grande Nintendo, così ti voglio!

martedì 15 giugno 2010

Scimmia

In tutti i sensi!

mercoledì 9 giugno 2010

Post a muzzo cinematografico di inizio Giugno

Ho parecchia roba arretrata di cui parlare, quindi ricorro ancora una volta all'escamotage del super-post contenitore per commentare un po' tutto in maniera frettolosa!
Perdonatemi eh, ma in questi giorni sto giocando a Red Dead Redemption e oggi dovrebbero spedirmi Mario Galaxy 2. Quindi chi c'ha tempo di aggiornare il blog? Insomma, capitemi.

Va bè dai, iniziamo.

LA NOSTRA VITA
A rigor di logica un film che cita in maniera così plateale Vasco Rossi dovrebbe starti sul cazzo a pelle.
Se però nel film c'è Elio Germano e il regista è lo stesso di "Mio fratello è figlio unico" il discorso cambia. Tra l'altro stavolta non c'è nemmeno Scamarcio tra le palle. In compenso c'è Raoul Bova. Che interpreta un quarantenne sfigato che non riesce a trovare una donna. No, davvero.
"La nostra vita" racconta il dramma di questo giovane padre che d'un tratto si vede crollare il mondo addosso ed è costretto a tirare avanti come può, con il costante rischio che la situazione gli sfugga di mano e che tutto vada completamente a puttane.
Elio Germano a mio avviso è uno dei migliori attori viventi (italiani e non) e questo film è la chiara dimostrazione di come il cinema nostrano sappia ancora tirar fuori qualche perla ogni tanto.
Da vedere.

BROTHERS
No, Desmond non c'entra.
Brothers è un film drammatico ammerrigano che propone un cast d'eccezione: Donnie Darko, Peter Parker in versione soldato e la senatrice Padme Amidala.
Pellicola interessante, peccato che il trailer che avevo visto mi avesse praticamente raccontato tutto il film.
Ad ogni modo Brothers racconta di questo Tobey Maguire sposato con Natalie Portman (lol) che rimane disperso mentre era impegnato a esportare democrazia in Afghanistan. Che uno dice cazzo, ti trombi la Portman e hai pure due figlie da tirar su, chi te lo fa fare di andare in guerra, non puoi semplicemente comprarti un Call of Duty a caso e non rompere i coglioni?
Ma Tobey Maguire sa che da un grande potere derivano grandi responsabilità, quindi và in Talebanolandia e viene catturato dai soliti terroristi interisti, mentre in patria viene dato per morto.
La Portman inizia quindi a farsi delle domande: "Allora, per colpa mia il mio ex è diventato un Signore Oscuro che ha seminato il terrore per tutta la galassia e ora mio marito è schiattato combattendo contro l'inter le forze del male. Non è che sono io a portare sfiga?".
Mentre la poveretta si ammazza di paranoie che neanche Nicolas Cage, arriva il fratello tossicodipendente di Maguire a consolarla, interpretato ovviamente da Jake Giggiaraggiàggà, alias Donnie Darko.
Tra i due inizia a nascere una forte complicità e, mentre si stanno fumando un cannone, ci scappa anche la limonata.
Sul più bello però i G.I. Joe assaltano il covo di interisti in cui era tenuto prigioniero Maguire e lo liberano, riportandolo in Ammeriga.
Donnie Darko, che era praticamente a tanto così dall'ingravidare la Portman, lo accoglie con immensa gioia: "Ah, sei vivo allora. Minchia, che culo!".
Tornato a casa però, il povero Maguire deve fare i conti con la sua sanità mentale, che dopo mesi di prigionia è degna di quella di Palla di Lardo nei cessi insieme al sergente Hartman.
Le figlie hanno paura di lui, la moglie pure e rimpiange quasi il buon vecchio Anakin Skywalker con gli occhi gialli.
Maguire inizia poi a notare che suo fratello Donnie è sempre più legato alla sua famiglia e la cosa gli fa girare ulteriormente i cabbasisi.
Verso la fine sbrocca completamente e minaccia di fare una strage, che non è possibile che lui era in Afghanistan a farsi sodomizzare dai Campioni d'Europa e suo fratello si bombava quella gnugna di sua moglie!
Alla fine viene giustamente ricoverato, promette di tornare sano di mente e la Portman non lo pianta perchè è innamorata di lui dai tempi di Leon.
Scusatemi, vi ho raccontato tutto. Va bè, tanto se andavate a vedervi il trailer su youtube era lo stesso!

IL MONDO DEI REPLICANTI
Film caciarone con il buon Bruce Willis, tratto da un fumetto chiamato The Surrogates che ovviamente non ho letto.
Poco da dire.
Il film è ambientato in un futuro imprecisato in cui gli uomini non escono mai di casa e se ne vanno in giro controllando a distanza dei corpi robotici (i cosiddetti "surrogati").
Avete presente Avatar? Ecco, una roba simile ma coi robot al posto dei gatti bipedi giganti.
Ovviamente nessuno di questi corpi fittizi può morire, fino a a che un bel giorno uno studente fuoricorso viene ammazzato con una strana arma in grado di distruggere sia il surrogato che il suo operatore.
Bruce Willis inizia così a indagare.
Filmetto decente dai, non un capolavoro ma tutto sommato guardabile.

THE ROAD
Bellissimo.
Viggo Mortensen si ritrova a vagare in questo mondo postapocalittico insieme al figlio.
Un mondo morente, ostile, senza alcuna speranza.
In confronto a The Road, robe come "Fallout 3" o "Io sono Leggenda" sembrano puntate dei Teletubbies.
The Road è crudo, opprimente e dannatamente realistico nella sua atmosfera catastrofica.
Mancano le tamarrate alla Mad Max, mancano gli eroi, manca la speranza che un giorno si possa ripartire da zero e ricostruire tutto.
C'è solo la consapevolezza che la Terra è condannata. Non crescono più piante, gli animali sono tutti morti, ovunque ci sono solo terremoti e incendi, le scorte di cibo sono praticamente finite e i pochi esseri umani superstiti si sono dati al cannibalismo.
Le possibilità sono due: tirare a campare o farla finita subito.
The Road è un vero e proprio capolavoro nel suo genere. E' forse il primo film a rendere veramente palpabile la disperazione che si possa provare a vivere in un mondo postapocalittico.
E' il primo film catastrofico che io abbia visto ad essere così verosimile.
E' un susseguirsi di scene strazianti e disturbanti, di fotografie di un mondo morto e grigio, è la storia di un uomo che non ha più niente e che può solo cercare di sopravvivere.
Solo il finale lascia un briciolo di speranza, ma nemmeno così tanta. E grazie a Dio eh, non avrei sopportato un happy ending con Viggo & figlio che trovano la comunità di superstiti con scorte di cibo a volontà.
Bellissimo inoltre che il film non si lasci mai andare a spiegazioni didascaliche. Il mondo è ridotto a uno schifo ma non si capisce perchè.
Nulla viene spiegato, tutto viene lasciato nebuloso. C'è solo un mezzo dialogo che può far intuire qualcosa, ma una spiegazione chiara non viene mai data.
Visione obbligatoria.
Base escluso ovvio, lui deve starci il più lontano possibile! XD

martedì 8 giugno 2010

Le scrivanie dei mangaka




Vedendo la scrivania di Oda capisco molte cose! XD