martedì 28 settembre 2010

L'attesa è finita!

Ecco i mugiwara dopo il time skip di due anni!
Nel complesso, per quanto possiamo vedere da questa immagine, si nota che Oda ha scelto di non stravolgere troppo, anche se ci sono un paio di cosette abbastanza interessanti.
Aspettiamo il capitolo completo per saperne di più, ad ogni modo facciamo un paio di osservazioni.

Rufy: è uguale a prima se si esclude la grossa cicatrice che ha sul petto. Persino la muscolatura è rimasta invariata. Abbastanza sorprendente in effetti, mi sarei aspettato un fisico più simile a quello di Ace e un po' di barba incolta come Shanks. Nel complesso comunque l'idea di non stravolgere troppo il protagonista ci può stare. La camicia però è veramente brutta.

Nami: capelli più lunghi e tette più grosse. E' una rossa, quindi win a prescindere.

Robin: cambio di pettinatura e aria da milf.

Sanji: frangia dei capelli dalla parte opposta rispetto a prima e pizzetto. Figo, dai.

Usop: capelli più lunghi (sembra), barba incolta e massa muscolare maggiore. Faccia da coglione invariata.

Brook: uguale, ma con una chitarra elettrica.

Franky: sembra molto più grosso di prima, è pelato e ha una mano identica a quella di Hell Boy. Woah.

Chopper: c'era chi pensava che sarebbe cambiato parecchio, e invece è come prima. Solo il cappello è diverso.

Zoro: ho tenuto il più interessante per ultimo. Apparentemente non sembra cambiato molto, se non fosse che... Ha una cicatrice sull'occhio destro simile a quella di Rayleigh e, guardando attentamente questa immagine, sembra che gli manchi un braccio!

lunedì 27 settembre 2010

Inception

Christopher Nolan non delude mai.
E' incredibile come per ogni suo film ci siano sempre aspettative assurdamente alte. Così alte che in effetti chiunque si aspetterebbe di andare al cinema e di uscire dalla sala inevitabilmente un po' deluso, perchè quando c'è un hype esagerato succede sempre così.
E invece no.
I film di Nolan le aspettative le rispettano sempre e in alcuni casi riescono addirittura a superarle.
E' stato così per The Dark Knight.
Ed è così per Inception.
Parlare a mente fredda di questo film , che in effetti meriterebbe almeno un paio di visioni per essere assimilato appieno, non è facilissimo, ma ci proverò.

Inception è un capolavoro di regia e di sceneggiatura.
L'idea alla sua base, vale a dire la possibilità di entrare nei sogni, viene sviluppata con grande maestria per tutta la durata del film, tramite scelte registiche e tocchi di classe a dir poco geniali.

Inception è spettacolare.
Il film di Nolan è anche e soprattutto una goduria per gli occhi.
Effetti speciali mai invasivi ma ugualmente notevoli e un'estetica generale meravigliosa. Pur essendo di fatto un film fantascientifico, Inception mantiene sempre quel taglio realistico tipico dei film di Nolan che contribuisce a conferirgli uno stile senza pari.

Inception è profondo.
Le tematiche affrontate sono interessanti e offrono parecchi spunti di riflessione.
La complessità di questo film è uno dei suoi punti di forza più grandi.
Inception può essere visto senza farsi troppe pare ovviamente, ma Nolan sembra quasi invogliare lo spettatore a rimuginarci su, a prestare attenzione ai particolari e a trovare una propria interpretazione che può essere radicalmente diversa da quella di un altro spettatore.
Bellissimo.
Insomma, lo hanno già detto in tanti ma lo ribadisco anch'io: Inception dimostra che un blockbuster non deve essere per forza di cose un filmetto insulso per un pubblico deficiente.

Inception ha un cast stellare.
Nolan ci ha sempre abituati bene e anche stavolta siamo alle solite.
Inception è recitato da Dio da un cast eccezionale.
DiCaprio, nel ruolo di protagonista, è ottimo come al solito. A molti sta ancora sul cazzo dai tempi di Titanic, ma d'altronde se certa gente ha dei complessi che ci posso fare?
La verità è che DiCaprio oggi è un attore coi controcazzi, ben lontano dallo sbarbatello dei tempi del film di Cameron. Che poi intendiamoci, già allora cagava in testa agli sbarbatelli di oggi, ma questo è un altro discorso.
Al di là di DiCaprio, che comunque svetta, è ad ogni modo tutto il cast ad essere dannatamente convincente. Bravi tutti, dal primo all'ultimo.
Inoltre il doppiaggio italiano mi è sembrato più che discreto, quindi anche da questo punto di vista siamo salvi.

Tirando le somme, Inception mi è veramente piaciuto da matti.
Un film senza difetti evidenti che ha il pregio di essere una delle cose più originali e meno banali che si siano viste al cinema da parecchio tempo a questa parte.
In un certo senso mi ha ricordato, per impatto e potenza evocativa, il primo Matrix.
Ecco, se siete fra quelli che stanno ancora aspettando il "secondo Matrix" preparatevi a godere.
Tutti gli altri si preparino semplicemente a un filmone assurdo che li sconvolgerà.

lunedì 20 settembre 2010

Hardcore City


E poi dicono che Como è una città videoludicamente arretrata.
Cazzate.
Pure le nostre statue sono pro!

mercoledì 15 settembre 2010

Il nuovo Devil May Cry: vediamo i lati positivi


Quantomeno stanno iniziando a fioccare immagini ritoccate spettacolari.

Che poi oh, bisogna comunque dire che per avere il coraggio di rebootare in questa maniera un personaggio icona come Dante ci vogliono veramente due coglioni così.
Da questo punto di vista pacche sulle spalle ai Ninja Theory per il coraggio dimostrato. Alla fine mi auguro che non vengano linciati da un'orda di nerd incazzati, che un po' son curioso di vedere come verrà fuori 'sto nuovo DmC.

Ah, và comunque detto che la scena in cui il coso lì Dante spegne la sigaretta in faccia a un demone è discretamente win.
Per il resto rimando ulteriori commenti a quando si vedrà qualcosa di più su gameplay, che alla fine in un action è la cosa che conta di più.

sabato 11 settembre 2010

Lair of the Shadow Broker

Giusto l'altro giorno dicevo che in genere non sono un assiduo giocatore di DLC, salvo rarissime eccezioni.
Una di queste eccezioni è appunto Mass Effect 2, di cui mi sono sparato praticamente tutti i contenuti scaricabili (ad eccezione dei costumi alternativi o delle armi bonus, quelli possono tranquillamente morire).
I DLC di Mass Effect 2 più recenti inoltre, oltre ad essere tutti abbastanza interessanti, fungono da collegamento con il futuro terzo capitolo della serie. Non sono robetta da poco quindi, ma tasselli di questa grande epopea science-fiction targata Bioware.
Quindi, se come me vi siete letteralmente innamorati dell'universo di Mass Effect, non potrete fare a meno di giocarli, anche solo per una questione di curiosità.

Lair of the Shadow Broker è un DLC coi controcoglioni.
Prima di tutto perchè ripesca Liara, uno dei migliori personaggi del primo Mass Effect. Personaggio tra l'altro abbastanza importante per quanto mi riguarda, visto che a suo tempo il mio Shepard aveva avuto una relazione con lei.
In questo DLC dovremo appunto aiutare la nostra vecchia fiamma dalla pelle blu in una pericolosa missione dall'epilogo abbastanza imprevedibile e che lascia spazio a scenari interessanti per quel che sarà Mass Effect 3.
Lair of the Shadow Broker spacca anche per una serie di altri motivi, tipo un inseguimento a bordo di un aerotaxi, una location particolarmente suggestiva e alcune cosette interessanti che verranno sbloccate una volta che lo avrete completato.

Un DLC di qualità insomma, che vale il prezzo che costa e che ogni appassionato di questa saga non dovrebbe assolutamente perdersi.
Ah, a proposito, ricordiamolo: recentemente è stato annunciato che Mass Effect 2 uscirà l'anno prossimo anche su PS3.
Questa versione per la console Sony dovrebbe essere da quanto ho capito una sorta di GOTY contenente i DLC rilasciati su XBOX 360 e PC.
Il che è abbastanza una figata, considerando che questi contenuti aggiuntivi garantiscono ore e ore di gioco in più e contribuiscono a rendere Mass Effect 2 un'esperienza ancora migliore di quella che è.

giovedì 9 settembre 2010

mercoledì 8 settembre 2010

Dead Rising 2: Case 0

Questo Case 0 non è altro che il prologo di Dead Rising 2, sequel del survival horror cazzaro che uscì circa quattro anni fa.
Dead Rising 2 arriverà nei negozi a fine mese, mentre Case 0 è già scaricabile da qualche giorno da XBOX Live al modico prezzo di 400 Microsoft Points (all'incirca 5 € o giù di lì).
Una sorta di demo a pagamento, penserete, bella merda!
In realtà non proprio.

Case 0 è più che altro una specie di "DLC a sè stante" che viene fatto uscire prima del gioco completo (e si avvia senza di esso chiaramente).
Ben più di una demo insomma, considerando che:
- Racconta una parte di storia che nel gioco non ci sarà (comunque trascurabile per chi non fosse interessato a questo prologo).
- E' ambientato in un'area di gioco inedita.
- Possiede i propri achievement. 200 punti di gamerscore suddivisi in 12 obiettivi, come accade per i giochi Live Arcade. Tra l'altro sono anche achievement abbastanza fattibili per chi fosse drogato di 'sta roba come il sottoscritto.

Per il resto Case 0 fa tutto quello che dovrebbe fare una demo: aiuta a capire come sarà Dead Rising 2, in cosa è migliorato rispetto al prequel, in cosa è rimasto uguale e così via.
Con il valore aggiuntivo che offre stimoli maggiori rispetto a una normale demo e sicuramente dei contenuti più interessanti.

Ora, la cosa può puzzare chiaramente di manovra commerciale, ma se tutte le demo a pagamento di cui si è spesso parlato fossero come questa sarei felice come una pasqua.
In primis perchè Case 0 non è assolutamente una parte di Dead Rising 2 che è stata tagliata e infilata a forza in un pre-DLC furbo. E' un vero e proprio prologo, come ho detto, tranquillamente trascurabile dal giocatore a cui non gliene fregasse nulla, che quindi non rischia di perdersi parti importanti della trama.
In secondo luogo perchè lo trovo veramente ben fatto e in grado di metterti l'acquolina in bocca per quel che sarà Dead Rising 2.

Tra l'altro credo che Case 0 venderà anche discretamente.
Di sicuro più di un normale DLC che esce mesi dopo il gioco boxato.
Perchè il giocatore medio è sempre vittima dell'hype anche se non lo dà a vedere, e 400 Microsoft Points per giocare al prologo di un gioco che attende da anni li spende più che volentieri.
Non sempre invece è interessato a comprare un DLC che viene cagato fuori un mese o due dopo che questo gioco lo ha finito.
Io, per dire, salvo rari casi, non lo sono quasi mai.

Ah, ultima cosa: volendo è possibile scaricare anche una versione di prova gratuita di Case 0 (come accade per tutti i Live Arcade), quindi chi volesse vedere qualcosina del nuovo Dead Rising e non avesse proprio voglia di spendere una lira può ovviare scaricandosi quella.
Direi che non ci si può lamentare.

martedì 7 settembre 2010

Metroid: Other M

Ok, arrivato ai titoli di coda ieri sera.
Ora ci sarebbe da affrontare un corposo postgame, ma penso di aver visto abbastanza per poter dire due parole.

Nel complesso mi ritengo abbastanza soddisfatto.
Intendiamoci, le primissime ore di gioco di questo Metroid le ho trovate traumatiche.
E' strano trovarsi davanti a una componente narrativa così marcata in un nuovo capitolo di questa saga. Ed è ancora più strano sentire un eroe Nintendo che parla e si lascia andare a segoni mentali non indifferenti.
Non fraintendete, non trovo che questi aspetti siano difetti. Non sono un integralista assolutamente contrario ai giochi dal taglio cinematografico e non sono neanche un grande amante dei personaggi muti.
La nuova direzione intrapresa dalla serie non mi ha dato particolarmente fastidio insomma, anche se sicuramente ho amato tantissimo il tipo di narrazione utilizzato nei vecchi Metroid Prime.

I problemi dei primi momenti di gioco arrivano più che altro dal lato della giocabilità.
Effettivamente ci vuole un po' per abituarsi al sistema di controllo, che in partenza appare contorto, poco intuitivo ed inutilmente macchinoso. Ma la perseveranza viene premiata, poichè una volta che ci si è abituati il gioco scorre via liscio e senza intoppi.
Per dire, il passaggio di visuale tramite il cambio di impugnatura (argh) del wiimote, che inizialmente mi era parso agghiacciante, ora mi viene naturale.

Il fatto che questo Other M sia un Metroid lineare e poco dispersivo poi non mi sta dando troppo fastidio. Resta da dire che un level design leggermente più coraggioso e frizzante gli avrebbe fatto guadagnare qualche punto di stima.
Abbastanza infelice poi l'espediente narrativo utilizzato per l'acquisizione progressiva dei power-up, ma vabbè, si può chiudere un occhio.

Se c'è una cosa di Other M che mi ha deluso in toto però, sono le ambientazioni. Le ho trovate veramente poco ispirate e decisamente meno suggestive rispetto a quelle dei Prime.
Qui non ho trovato nulla neanche di lontanamente paragonabile a Etra Elysia di Corruption, a mio avviso la location migliore della saga. Un peccato.

Pure dal punto di vista tecnico (filmati a parte, che sono bellissimi) lo sto trovando piuttosto sciatto. Sarà che questo particolare stile grafico su Wii rende veramente poco, sarà la mia tv, saranno appunto le ambientazioni un po' anonime che mi rovinano il tutto, ma boh, mi pare veramente un passo indietro anche rispetto ai titoli Retro Studios.

In ogni caso trovo che questo titolo debba essere visto come base per costruire gli episodi futuri, correggendo ovviamente le varie magagne. Visto da questo punto di vista Other M è un esperimento interessante e riuscito.
Perchè, pur con tutti i difetti del caso, il gioco c'è e merita.
Il segreto per goderselo appieno è non lasciarsi scoraggiare dall' incipit, veramente poco impattante rispetto ad altri episodi della serie. Superato questo e fatta amicizia coi controlli ciò che resterà sarà un gioco molto divertente e in grado di regalare grosse soddisfazioni.
Si può fare di meglio comunque. E voglio crederci, perchè a mio avviso questa formula di gioco ha del potenziale.
Sono curioso di vedere cosa tireranno fuori su 3DS, sperando che non sfornino un'altra cagata come Hunters.

sabato 4 settembre 2010

The Expendables

Tamarrata dell'anno.
Punto.
Un film casinaro, fracassone, spaccone, sopra le righe e capace di ridefinire il concetto di bordello cinematografico da gustarsi con il cervello completamente staccato.
Ma non si vive di solo Nanni Moretti dirà qualcuno (e meno male, gli farà eco qualcun altro), quindi parliamone.
Perchè alla fine The Expendables è un cazzatone che funziona.
Oddio, sinceramente viste le premesse mi aspettavo qualcosina di più.
Non dico di esserne rimasto deluso, ma da una pellicola con un cast del genere mi aspettavo come minimo il film action di fine mondo.
Invece quel che abbiamo tra le mani è semplicemente un buon film d'azione che si limita a giocarsela con il recente (e ottimo) A-Team, rivelatosi una graditissima sorpresa.

Non è che ci sia troppo da scrivere su The Expendables, diciamo che basta dire che l'accoppiata Stallone-Statham funziona, che Mickey Rourke è sempre più grezzo e che il film presenta un paio di sequenze d'azione veramente (ma veramente) da mascella slogata.
Notevoli le scazzottate corpo a corpo, anche se forse a tratti troppo confusionarie. Sparatorie assurde poi, con alcune armi che... No, non vi anticipo niente, guardate il film!

Avrei poi gradito che almeno Bruce Willis avesse avuto un ruolo più incisivo in tutta la vicenda. Se infatti mi aspettavo che il buon Governator ricoprisse una particina marginale, pensavo che almeno McClane avesse qualcosa in più da dire.
Resta il fatto che il dialogo tra Willis, Schwarzy e Stallone valga da solo il prezzo del biglietto.

C'è poi quell'altra cosa, quella cosa che accomuna ai miei occhi tutti i film di questo genere usciti negli ultimi anni. Vale a dire la sensazione di star guardando un film un po' svogliato, che magari è anche spettacolare e divertente, ma a cui sembra manchi qualcosa, che non riesce a coinvolgerti e a gasarti come dovrebbe.
Tutto bello, ma manca quella scintilla lì, non so se mi spiego.
Magari è un limite mio eh, forse dovuto al fatto che i miei gusti si sono un attimino evoluti rispetto ai tempi in cui praticamente guardavo SOLO film d'azione.
Però boh, d'altra parte trovo innegabile che ci sia una bella differenza tra qualsiasi action uscito a cavallo tra gli anni 80-90 e questo The Expendables.
Che, ribadisco, è in ogni caso un signor action movie, capace di svolgere alla grande il suo sporchissimo dovere.

Note a margine:
- Pretendo un sequel con Steven Seagal e Van Damme.
- Momento epic win: io, Salvo e Rikky che discutiamo di balistica terminale dopo i titoli di coda.
- Conto di rivedermelo in lingua originale perchè il doppiaggio italiano FA CAGARE.

giovedì 2 settembre 2010

Dragon Quest IX: Le Sentinelle del Cielo

Quando nel lontano Dicembre 2006 (almeno mi pare che fosse Dicembre 2006) venne annunciato che il nuovo episodio della serie Dragon Quest sarebbe uscito per Nintendo DS, in Giappone venne letteralmente giù il mondo.
La portata della notizia in terra nipponica era più o meno al livello dell'Inter che vince la Champions League dopo più di quarant'anni.
Essì perchè in nippolandia Dragon Quest è un vero e proprio fenomeno culturale, una sorta di istituzione, oltre che la serie che ha praticamente dato il via alla diffusione dei jrpg.
Per farvi capire il livello di degenero, sappiate che nella terra delle fighe a quadretti esiste addirittura una legge che proibisce a Square-Enix di far uscire un nuovo Dragon Quest durante i giorni lavorativi, che sennò poi la gente non và a lavorare per andare a comprarlo.

Non c'è quindi da stupirsi che l'annuncio di Dragon Quest IX su DS venga considerato uno dei megaton della storia videoludica recente, un colpo di scena paragonabile a quello in cui Square dirottò lo sviluppo di Final Fantasy VII su Playstation, a discapito della Nintendo di Yamauchi.

In realtà, ragionando un attimo a posteriori, la notizia di un Dragon Quest su DS era anche abbastanza prevedibile.
I Dragon Quest sono infatti usciti sempre sulla console più venduta in Giappone, e quale console vendeva più del DS all'epoca? Il Wii era appena uscito, ma in ogni caso la notizia dello sviluppo del decimo capitolo per quella che fino allo scorso E3 era la regina delle console casualotte sarebbe arrivata un paio di anni dopo, a Dicembre 2008.
Insomma, il trasbordo della serie Dragon Quest da console Sony a console Nintendo è stato l'ennesimo, lampante, segno dell'egemonia Nintendara in questa generazione videoludica.

Ora, dopo i soliti due secoli di attesa, Dragon Quest IX è uscito anche in Italia e i possessori di DS italioti che non perdono tempo con le minchiate da casualotti hanno preparato le R4 e avviato i torrent.
Io no ovviamente, io sono un giocatore serio e Dragon Quest IX ci tengo ad averlo originale, checcazzo. Ergo me lo sono comprato a Livigno insieme a una stecca di Marlboro.

Approcciarsi a un jrpg così classico dopo le """"""meraviglie"""""" di Final Fantasy XIII è stato un po' straniante.
Ci vuole un po' l'animo del retrogamer per avvicinarsi a Dragon Quest IX.
Non tanto per lo stile grafico, che come al solito ho trovato delizioso ed ispirato (vuoi perchè adoro Akira Toriyama e vuoi perchè il monster design di questa serie è a dir poco eccezionale), quanto proprio per la struttura di gioco, che è veramente quella di un jrpg duro e puro.

Nonostante questo stiamo comunque parlando di un titolo fresco e piacevole da giocare, perfettamente adattato al ritmo di gioco di una console portatile tra l'altro.
Sebbene infatti, come la tradizione della serie impone, si possa salvare solo nelle Chiese, Dragon Quest IX è strutturato in modo che il giocatore possa affrontare sessioni di gioco non troppo lunghe. Almeno fino al punto in cui sono arrivato ora. E spero che la cosa non cambi, perchè francamente l'idea di spararmi dungeon che durano cinque ore su DS senza la possibilità di salvare mi attira come un altro campionato vinto dall'Inter.

La storia del gioco viene poi raccontata attraverso i personaggi secondari lungo una serie di quest autoconclusive legate da un filo conduttore che fa da collante per tutta l'avventura.
Storia che, complice questa sua struttura "a episodi", sto trovando molto piacevole, poco pretenziosa ma allo stesso tempo interessante e ben raccontata. Una roba semplice ma immensamente più godibile di quel polpettone di Final Fantasy XIII (che sicuramente non brillava per quanto riguarda il comparto narrativo).
A qualcuno potrà dar fastidio che il party di Dragon Quest IX sia "impersonale" (tutti i personaggi sono customizzabili a discrezione del giocatore, sia nell'aspetto che nella classe, e non parlano MAI), soprattutto a chi ha amato Jessica, Angelo e Yangus di Dragon Quest VIII, ma francamente la cosa non mi sta dando per nulla fastidio.

Tirando le somme direi che Dragon Quest IX è al momento uno dei migliori esponenti del genere a cui appartiene. Se ancora i jrpg non vi hanno fracassato i coglioni dovete giocarlo.
Sono curioso anche di vedere cosa tireranno fuori con l'episodio per Wii, di cui ancora non si è visto un tubo.