lunedì 5 luglio 2010

Moon

Moon è un film decisamente meno psichedelico di quanto credessi.
Intendiamoci, le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte. Il film di Duncan Jones (figlio di David Bowie) è una pellicola di fantascienza assolutamente interessante, oltre che ben girata e splendidamente recitata.

Sam Rockwell, di cui avevo già tessuto lodi entusiastiche nella recensione di Iron Man 2, si conferma un attorone.
La sua interpretazione in Moon è assolutamente entusiasmante sotto ogni aspetto. La cosa si fa ancora più incredibile se pensiamo che di fatto è l'unico attore presente nel film, ad esclusione del supercomputer Gerty, una versione "buona" di HAL 9000 doppiata da Kevin Spacey.

L'ispirazione a 2001 è per certi versi palese, sia nell'estetica realistica che negli ambienti claustrofobici.
Le similitudini si fermano tuttavia qui, visto che per il resto Moon è un film dal significato decisamente più chiaro e, come ho scritto nell'incipit, molto meno lisergico.

Moon non punta nemmeno troppo sui misteri e sul fattore "cosacazzostasuccedendo".
E' un film che fa intuire subito dove vuole andare a parare e che non cerca di far uscire di testa lo spettatore con situazioni incomprensibili o mille interrogativi senza risposta.
E' una pellicola che si concentra soprattutto sul dramma vissuto dal protagonista ed è proprio in questo che sa stupire.
Vuoi per la già citata interpretazione di Rockwell, vuoi per alcune scene veramente belle e toccanti, Moon è un film "umano" che colpisce e non si lascia dimenticare facilmente.

In conclusione, un altro ottimo film di fantascienza dopo District 9.
Diverso da come me lo aspettavo magari, ma ugualmente bellissimo.

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