giovedì 20 settembre 2012

To the Moon

Come spesso capita quando mi approccio ai titoli indie semisconosciuti, non sapevo quasi nulla di questo To the Moon prima di vederlo comparire nello store di Steam.
La cosa che mi ha spinto ad acquistarlo è stata la sua premessa narrativa che, così a caldo, mi ricordava una specie di incrocio tra Vanilla Sky, Inception ed Eternal Sunshine of the Spotless Mind.
Il gioco, presumibilmente ambientato in un futuro imprecisato, ruota intorno alle vicende di due dottori, Rosalene e Watts, che svolgono un lavoro molto particolare: utilizzando un apposito macchinario, i due sono in grado di realizzare virtualmente l'ultimo desiderio di una persona in punto di morte.
Collegando il "cliente" a questo dispositivo i medici sondano i suoi ricordi e, con i dati ottenuti, creano una sorta di "memoria alternativa" in cui il paziente realizza il proprio sogno.
In To the Moon i due dottori si trovano ad aiutare Johnny Wyles, un anziano malato che desidera appunto andare sulla luna prima di morire. Il problema è che nemmeno lui sa perchè vuole farlo.
Rosalene e Watts dovranno quindi andare a ritroso attraverso i ricordi di Johnny, cercando di scoprire il motivo di questo suo bizzarro sogno, cosa fondamentale affinchè possano costruire una sequenza di memoria alternativa.

Fortunatamente la storia di To the Moon non si limita ad essere intrigante e poetica soltanto nelle premesse, ma anche nello sviluppo.
Il titolo sviluppato da Freebird Games è infatti una delle esperienze interattive più belle e commoventi che mi sia capitato di provare. Verso il finale, non lo nascondo, ero in preda al magone brutto, quello che ti prende quando guardi un film che ti commuove e ti riduce come una tredicenne dalla lacrimazione facile.
Poi oh, probabilmente sono io ad essere una fighetta, ciò non toglie che To the Moon sia un'opera assolutamente toccante.

Ciò che bisogna tenere in considerazione è che To the Moon non è da considerarsi propriamente un "videogioco". E inoltre attenzione, perchè il suo stile grafico potrebbe trarre in inganno anche sul suo genere.
La grafica adottata richiama infatti quella dei gloriosi GDR giapponesi a 16 bit (in particolar modo Chrono Trigger), non per niente il gioco è stato realizzato con RPG Maker. Ciò potrebbe lasciar supporre che anche To the Moon sia un gioco di ruolo, cosa che in realtà non è.
Il titolo Freebird Games è più che altro un racconto interattivo.
In esso non c'è nessuna delle caratteristiche proprie dei JRPG, anche perchè il gameplay è praticamente inesistente.
Tutto ciò che il giocatore è chiamato a fare è girare per gli scenari seguendo la storia e interagire con i pochi elementi che mandano avanti la trama. Solo per passare da un ricordo all'altro si è chiamati a risolvere qualche enigma, ma si tratta per lo più di robetta semplice che si risolve in quattro e quattr'otto.

Il fulcro di To the Moon è il suo essere un'esperienza narrativa.
Un'esperienza narrativa che, come detto, propone una delle storie migliori che siano mai state raccontate in un videogioco in tempi recenti.
Non solo, perchè a mio avviso lo stile grafico essenziale a 16 bit contribuisce paradossalmente ad esaltare ciò che viene raccontato. I personaggi pixellosi riescono a far trasparire emozioni e sentimenti senza bisogno di avere volti super dettagliati o animazioni ultra realistiche.
Gli ambienti di gioco sono semplici e stilizzati, ciononostante risultano sempre di grande atmosfera.
E poi le musiche. Ecco, le musiche di To the Moon sono eccezionali, tanto che dopo aver terminato il gioco viene subito voglia di sganciare qualche altro euro per comprarsi la OST.
E' la combinazione di storia, stile visivo e colonna sonora a rendere questo gioco un'esperienza indimenticabile, capace di restituire almeno un paio di momenti di commozione pura, in cui vi ritroverete a frignare come quando avete visto Charlie scrivere il suo Greatest Hits, come quando avete visto Darth Vader chiedere a Luke di togliergli la maschera, come quando avete visto il Tenente Dan ringraziare Forrest Gump per avergli salvato la vita, come quando avete visto il carro armato alleato entrare nel campo di concentramento, come quando avete visto i giocattoli di Andy che si prendono per mano, come quando avete visto... Okay, basta.

Insomma, bellissimo.
L'ennesima prova che, se oggi come oggi si cerca "l'ammore" nel mondo dei videogiochi, il mercato indie è quello capace di offrire più perle.

To the Moon è disponibile su Steam al modico prezzo di 7,99 €.
Pagando quattro euro in più potrete scaricare anche la colonna sonora.
Il gioco è interamente in italiano, il che è sicuramente un plus per chi mastica poco l'inglese, ma c'è da dire che la traduzione presenta qualche strafalcione di troppo.

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