lunedì 10 settembre 2012

Ribelle - The Brave

Dopo il mezzo passo falso di Cars 2, Pixar ci riprova con Brave e il risultato, fortunatamente, è ben più che dignitoso.
Pur essendo qualitativamente ancora abbastanza lontano dalle vette di eccellenza toccate da Up e Toy Story 3, Brave è un film d'animazione di ottima fattura.

Analizzando il lungometraggio da un punto di vista prettamente tecnico ci sono da fare ben poche critiche: è semplicemente bellissimo!
Come spesso accade nelle produzioni Pixar migliori, ciò che stupisce è la maniacale cura per i dettagli.
La folta chioma rossa della protagonista Merida, con tutti quei riccioli indomabili, è qualcosa che lascia ipnotizzati.
I paesaggi delle Highlands scozzesi che fanno da sfondo alla vicenda sono tratteggiati in maniera eccelsa, con un uso dei colori semplicemente sublime.
Arte in movimento.

La storia di Brave è piuttosto simpatica e, pur non sfiorando minimamente i livelli di coinvolgimento emotivo di quella di un Toy Story 3, riesce ad appassionare quanto basta. Personalmente, poi, l'ho trovata abbastanza diversa da quanto mi aspettavo. In questo senso il titolo italiano della pellicola è fuorviante, dato che Brave è incentrato sul tema della "ribellione" unicamente nelle premesse.
La vicenda di Merida prende quasi da subito una piega inaspettata e il film va a toccare delle tematiche ben differenti da quella (abbastanza abusata a dire il vero) della solita adolescente che si ribella alle costrizioni della società e fugge dal suo destino già scritto.

Brave è dunque un film capace di spiazzare lo spettatore, un film che per di più è impreziosito da alcune gag riuscitissime e da personaggi ottimamente caratterizzati (ad eccezione del cattivo di turno, che ho trovato piuttosto abbozzato).
Ciò che manca è forse il momento di grande cinema, quella sequenza paragonabile al primo quarto d'ora di Up, tanto per intenderci.
Ad ogni modo si può affermare in tutta tranquillità che Pixar non ha perso così tanto smalto come si poteva pensare guardando Cars 2.
O almeno così sembra, vedremo come se la caverà con i prossimi film.

NON ho visto Brave in 3D e credo di aver fatto bene, dato che gli odiosi occhialini avrebbero completamente compromesso la maestosa resa visiva della pellicola.
In compenso di fianco a me c'era un tizio che ha passato una buona parte del primo tempo a mandare sms, accecandomi con lo schermo del suo cellulare. Il bello è che quando gli ho chiesto gentilmente di spegnerlo mi ha pure chiesto il perchè con tono scazzato.
E niente, con le buone maniere non ci sono riuscito, per farlo smettere gli ho dovuto dire chiaro e tondo che aveva rotto i coglioni.
Specifico poi che non si trattava nemmeno di un ragazzino, ma di un adulto sulla quarantina con figli al seguito.
Sempre intelligente e rispettosa degli altri la gente che si incontra nei multisala, non c'è che dire.

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