domenica 24 giugno 2012

Monster World IV

Uscito in Giappone nell'ormai lontano 1994, il quarto capitolo della serie Monster World ha dovuto attendere "solo" diciotto anni per arrivare in occidente.
Dobbiamo ancora una volta ringraziare la distribuzione digitale, infatti, se anche noi giocatori europei e americani possiamo giocare a Monster World IV in un idioma comprensibile.
Il titolo SEGA è stato infatti pubblicato recentemente sia su XBLA che su PSN nella collana SEGA Vintage Collection (arrivando qualche giorno prima pure su Virtual Console).

Su 360 è possibile acquistare una raccolta di tre giochi comprendente appunto Monster World IV, Wonder Boy in Monster World e il leggendario Wonder Boy in Monster Land.
Su PS3, invece, i singoli episodi vengono venduti separatamente.
Insieme alle collection di Monster World sono arrivate anche quelle di Streets of Rage, di Golden Axe e di Alex Kidd (quest'ultima contenente in realtà titoli che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro: si parla di Alex Kidd in Miracle World, Super Hang-On e Revenge of Shinobi).
Tanta roba buona dunque, in grado di solleticare il palato di qualsiasi videogiocatore nostalgico dei bei tempi in cui le cartucce dominavano la Terra.
Ma non divaghiamo, perchè in questa sede voglio parlare unicamente di Monster World IV, che mi sono giocato su XBOX 360 con sommo godimento.
Pur essendo un giocatore di vecchia data, in passato ho avuto soltanto contatti sporadici con la saga di Wonder Boy.
Da bambino giochicchiai il primissimo episodio (quello con biondino cavernicolo, per intenderci) su Game Gear e poi... E poi basta!
Rimane quindi un mistero il motivo per cui io abbia deciso di iniziare a scoprire questa importantissima serie partendo proprio dall'ultimo episodio uscito in ordine cronologico!
No, anzi, in realtà non è un mistero, il motivo è semplice: avviando Monster World IV sono rimasto immediatamente colpito dal suo graziosissimo stile grafico!

Monster World IV è infatti pura arte pixellosa, è grafica a 16 Bit esaltata oltre ogni limite.
E' un'overdose di colori, con personaggi disegnati splendidamente e animazioni davvero incredibili.
Insomma, il Mega Drive al suo massimo splendore, il cimelio di un'epoca in cui nel mondo dei videogiochi c'era tanta fantasia!
Oltre a ciò bisogna anche menzionare le musiche che, come in ogni buon gioco SEGA che si rispetti, sono a dir poco spaziali.
Il primo impatto con questo titolo è dunque esaltante e invoglia decisamente all'approfondimento.
Indubbiamente Monster World IV ha i suoi begli anni sulle spalle, ciononostante riesce ancora ad essere un gioco fresco e assolutamente godibile.
A far compagnia allo stile grafico delizioso c'è infatti un gameplay accattivante e immediato.
Purtroppo, essendo questo il primo Wonder Boy che di fatto gioco, non saprei dire con precisione quali siano le differenze con gli altri episodi della serie, tuttavia posso affermare con assoluta certezza che Monster World IV è un platform-adventure assolutamente di classe.
E' un titolo che riesce a miscelare alla perfezione fasi action ed avventurose, offrendo combattimenti numerosi e un level design semplice ma valido.

Monster World IV è un gioco che parte tranquillo, ma le cose si complicano nelle fasi avanzate.
Per portarlo a termine non sono richieste dosi eccessive di materia grigia, gli enigmi proposti sono infatti piuttosto basilari e la struttura dei "dungeon" è tendenzialmente lineare, tuttavia le sezioni di gioco più impegnative richiedono una discreta abilità manuale.
Non manca poi qualche sorpresa.
E' infatti da segnalare la presenza di Pepelogoo, un topo-cane volante di colore blu che accompagna la protagonista Asha in tutte le sue peripezie. Le abilità di Pepelogoo possono essere sfruttate per far compiere ad Asha azioni che, da sola, non potrebbe eseguire.
Grazie all'aiuto del bestio sarà possibile saltare più in alto, attivare interruttori apparentemente irraggiungibili, interagire con vari elementi dello scenario e, di conseguenza, risolvere tutta una serie di enigmi ambientali.
Pepelogoo contribuisce insomma ad introdurre una buona varietà in un gameplay che altrimenti sarebbe stato basato in larga parte sulle spadate.
La roba veramente intrigante, tra l'altro, è che Pepelogoo cresce nel corso del gioco. Mano a mano che Asha prosegue nella sua avventura, l'animaletto si evolve e acquisisce nuove capacità, come se fosse una specie di Pokémon ante litteram.

Monster World IV è dunque retrogaming di qualità.
Giocarci equivale a riscoprire l'eleganza dei capolavori a 16 Bit.
Eleganza che spesso, anche noi appassionati di lunga data, tendiamo a dimenticare o a dare per scontata, quindi è soltanto un bene che, sporadicamente, qualche titolo del passato passi a ricordarcela.
Soprattutto se, come in questo caso, il titolo in questione è una leccornia che ai tempi ci perdemmo e che ancora oggi sa rivelarsi piacevolissima e gustosa da giocare!

Visto che siamo in tema, ho piacere di segnalarvi una cosetta pubblicata alcuni giorni fa su Outcast, vale a dire questa bellissima intervista a Ryuchi Nishizawa, il creatore di Wonder Boy e della saga di Monster World.
E' una lettura interessantissima, datele assolutamente uno sguardo!

Nessun commento: