lunedì 4 aprile 2011

Porco Rosso

Capolavoro indiscusso dell'animazione giapponese, Porco Rosso è un'ulteriore prova della maestria e della genialità di Hayao Miyazaki, un regista che ogni volta riesce a farti innamorare con dei film poetici e magnifici.
Ambientato nel Mar Adriatico durante il ventennio fascista, Porco Rosso narra le gesta del pilota di idrovolanti Marco Pagot che, per un motivo misterioso, si ritrova inspiegabilmente trasformato in un maiale antropomorfo.

A sentirsela raccontare in questi termini si potrebbe pensare che la storia di questa pellicola sia piuttosto "fantastica" e infantile, in realtà non è assolutamente così, visto che Porco Rosso non ha praticamente nulla di fantasy o fanciullesco, ma presenta anzi delle tematiche decisamente adulte, anche confrontandole agli standard Miyazakiani.
La storia del protagonista offre infatti svariati spunti di riflessione e le chiavi di lettura di tutta la faccenda (Perchè Pagot è diventato un maiale? Che significato può avere tale metamorfosi?) possono essere molteplici.

Evitando accuratamente di raccontare dettagli che andrebbero a rovinare la visione del film, mi limito a dire che Porco Rosso presenta momenti di autentica commozione e personaggi a cui è impossibile non affezionarsi.
A rendere la visione ancora più piacevole ci pensano dei toni spensierati e mai pesanti. Il film risulta sempre leggero, scorrevole, intriso di una patina di malinconia ma allo stesso tempo allegro e ironico.
Insomma, capolavoro assoluto, di una bellezza che non ci si crede. Un film divertente, profondo ed emozionante che, se mai ce ne fosse ancora bisogno, fa comprendere quanto sia meraviglioso il mondo dell'animazione giapponese.

Note a margine:
- L'Italia è un paese di grande cultura e probabilmente è per questo che un film come Porco Rosso ci ha messo circa diciotto anni per uscire nei cinema. Ma non ho voglia di fare polemica, riporto questo dettaglio unicamente a titolo informativo.
- Il film l'ho visto doppiato in italiano. Come adattamento non mi è sembrato male, certo che immagino che chi si è già visto Porco Rosso in giapponese possa trovare "strano" il fatto che Pagot parli come Vin Diesel.

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