mercoledì 6 aprile 2011

Kick-Ass

Giunto in Italia con un bell'annetto di ritardo, Kick-Ass è senza alcuna ombra di dubbio uno dei più interessanti superhero movie che si siano visti al cinema da un po' di tempo a questa parte.
Il tutto parte da una premessa magari banalotta ma che, tutto sommato, è stata finora poco sfruttata: perchè, con tutti i lettori di fumetti che ci sono, nessuno ha mai provato a fare il supereroe?
E' ponendosi questo interrogativo che Dave, l'adolescente protagonista di questa storia, inizia a indossare i panni di Kick-Ass, improvvisandosi vigilante mascherato dell'ultim'ora.
Chiaramente troverà presto una risposta alla domanda che lo assillava. Una risposta dolorosa, che gli farà comprendere perchè i supereroi esistono solo tra le pagine dei fumetti.

Perennemente a cavallo tra crudo realismo e finzione sopra le righe, Kick-Ass è un film tratto da un fumetto scritto da Mark Millar e disegnato dal grande John Romita Jr.
E' un riuscitissimo miscuglio di due generi diversi: per metà film d'azione e per metà teen comedy, Kick-Ass riesce a pescare il meglio da entrambi, alternando momenti di pura esaltazione action ad altri di esilarante humour nero.
Vi è una discreta dose di violenza, siamo decisamente su un altro livello rispetto ai soliti film sugli eroi Marvel a cui siamo abituati da una decina d'anni a questa parte.
Qui ci sono arti amputati, sangue, volti tumefatti e deformati a suon di cazzotti, scene di tortura e così via. Anche i toni dei dialoghi non sono esattamente quelli di un "film per tutti".
Ma in fondo va bene così e in genere la violenza (sia verbale che visiva) è sempre contestualizzata a dovere e non appare mai messa lì tanto per fare.

Dove Kick-Ass vince è nel cercare di far comprendere quanto possa essere fuori da ogni logica l'idea di un supereroe nel mondo reale. E' vero che nel film sono presenti due eroi in costume piuttosto canonici come Hit Girl e Big Daddy, ma è proprio il loro contrapporsi all'impacciato Kick-Ass ad accentuare il contrasto pressochè totale tra mondo dei fumetti e realtà.
Il bello è che, di fatto, il cinema è il mezzo ideale per raccontare questo tipo di discrepanza.
Non ho ancora avuto modo di leggere il Kick-Ass fumetto, ma l'impressione che mi sono fatto vedendo questa pellicola è che una storia come questa, vista sul grande schermo, acquisti un senso maggiore.
Per dirlo in parole povere, Kick-Ass film possiede oggettivamente un valore aggiunto rispetto alla controparte a vignette: nel film i supereroi vengono trasportati al di fuori del loro habitat naturale. E questo è un dettaglio che valorizza non poco le premesse che Kick-Ass si pone.
E' un po' il solito discorso dell'attore con indosso una calzamaglia sgargiante che, ai nostri occhi, appare ben più ridicolo rispetto a un personaggio vestito in modo analogo disegnato su una tavola. Solo che qui tale discorso non è un limite come potrebbe essere in uno Spider-Man a caso, è anzi uno dei punti cardine intorno a cui ruota l'intera pellicola.

Il film di Vaughn è dunque una gran figata e probabilmente se la gioca con Scott Pilgrim VS The World per il titolo di miglior lungometraggio fumettoso del 2010. Ma anche di sempre, in effetti.
E' coinvolgente, a suo modo originale ed è graziato da una lunga serie di pregi.
In primo luogo possiede un cast spettacolare.
Aaron Johnson è fantastico nel ruolo di adolescente insicuro che, indossata una tuta da sub verde, cerca di ostentare una spavalderia e una sicurezza che, in realtà, non possiede.
Applausi a scena aperta poi per un Nicolas Cage in formissima che, dopo una quarantina di film da mani in faccia, tira fuori la prima interpretazione convincente dai tempi di Lord of War.
C'è poi un'ottima colonna sonora che vede la partecipazione di gente come i Prodigy e Mika, ma propone anche altre robette di una bellezza allucinante.

In Kick-Ass vi sono poi un paio di scene epiche da far schifo, di quelle che esci dal cinema galvanizzato a tal punto che ti verrebbe voglia di sganciare altri otto euro e tornare immediatamente allo spettacolo successivo.
Scene magari dall'esito prevedibile, ma nel complesso straordinarie per regia, montaggio e tensione che riescono a trasmettere.
Da urlo.

2 commenti:

Cosmo Vitelli ha detto...

Bella recensione di un grande film. In inglese, con ii sottotitoli acquista ancora di più; lo ho preso il DVD all'estero quando è arrivato a settembre 2010 e non lo andrò mai a vedere in italiano. Mi metto ancora a ridere da solo se penso ad alcune scene! Ritengo che seppellisca, faccia sembrare un film minore il curatissimo Scott Pilgrim.

Teo ha detto...

Ciao Cosmo, prima di tutto benvenuto!
E grazie, mi fa piacere che la recensione ti sia piaciuta!

Su quale sia il migliore tra Kick-Ass e Scott Pilgrim sono dubbioso in realtà.
Penso che vada un po' a gusti, visto che alla fine sono due film abbastanza diversi.
C'è da dire che Kick-Ass secondo me ha il pregio di essere un film maggiormente godibile da chi ne sa poco di cultura nerd.
Guardare Scott Pilgrim senza avere le conoscenze per cogliere buona parte delle citazioni presenti equivale a perdersi una grossa fetta del fascino del film di Wright.
Poi comunque rimane uno spettacolo visivo senza pari, con tantissime idee e tocchi di classe della madonna. Ciò non toglie che Kick-Ass sia un film più "diretto" per chi, magari, non capisce o non apprezza le citazioni videoludiche su cui di fatto Scott Pilgrim è costruito.

Questione doppiaggio:
Sì, Kick-Ass è un film che andrebbe visto in lingua originale, questo è poco ma sicuro.
Più che altro perchè l'adattamento contiene i soliti svarioni fastidiosi, tipo la cosa del "tango argentino". Ok che la frase originale era un gioco di parole difficilmente traducibile, ma che c'entra il tango argentino? XD
Per il resto comunque non mi pare che i dialoghi siano stati censurati (nel film il segnale è a forma di "cazzo gigante" per la cronaca, non di "cactus" come viene detto nel trailer), il che è tutto sommato positivo.

Discorso diverso per Scott Pilgrim.
Avendo preso il blu-ray ho provato a guardarmelo doppiato e non ha assolutamente alcun senso.