mercoledì 19 gennaio 2011

Hereafter

Dopo Invictus, Matt Damon torna ad essere protagonista di un film diretto dal sempre più prolifico Clint Eastwood.
Hereafter è una pellicola un po' diversa dai precedenti lavori del regista americano, che in ogni caso ha già dimostrato di saperci fare con film di ogni tipo.

Eastwood questa volta si trova alle prese con difficili tematiche come la morte, l'aldilà e l'incapacità di accettare la scomparsa di una persona cara.
Questi argomenti vengono affrontati raccontando tre storie legate da un unico filo conduttore e destinate ad intrecciarsi: un sensitivo americano stanco del suo potere di comunicare con le anime defunte, un bambino inglese che ha perso il fratello gemello in un incidente e una giornalista francese che, durante uno tsunami, ha vissuto un'esperienza pre-morte.
Non tutte le tre storie si rivelano riuscite allo stesso modo e in generale il film non raggiunge mai le vette di coinvolgimento di un Gran Torino o di un Mystic River, forse anche a causa di una certa lentezza e dialoghi sì ottimi, ma fin troppo ingessati e privi di mordente.

Eastwood riesce comunque a raccontare la vicenda con la giusta sensibilità e ancora una volta dirige un film di una perfezione formale ineccepibile, dipingendo personaggi estremamente umani che si sanno raccontare allo spettatore in modo splendido (bellissimo il rapporto tra i due gemelli, in questo senso).
Come detto siamo lontani dalle opere migliori del regista, ma Hereafter merita comunque una visione, anche se magari i temi che tratta non sono troppo nelle vostre corde.
Certo, non aspettatevi cose epiche tipo questa o quest'altra.

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