venerdì 20 aprile 2012

Battleship

Sulla locandina di Battleship esposta nel multisala che frequento abitualmente campeggiava la scritta “Dai creatori di Transformers”.
Una frase del genere, da sola, sarebbe dovuta bastare a tenermi lontanissimo da questo film, dato che considero Transformers 2 e 3 le peggiori puttanate apparse al cinema in tempi recenti.
Però mi conoscete, sapete che sostanzialmente sono un tamarro e che, sotto sotto, ho un debole per le americanate piene di esplosioni.
Quindi, in fin della fiera, sono andato a vedere Battleship, incoraggiato anche dal fatto che il regista non fosse Michael Bay ma Peter Berg.
E che dire, mi è piaciuto un sacco.

Battleship è ispirato al gioco della Battaglia Navale della Hasbro (ormai non sanno più che cappero inventarsi) ma, oltre alle corazzate e alle portaerei, in questo adattamento cinematografico viene infilata a forza anche una bella invasione aliena, che in un film di fantascienza casinaro non guasta mai.
Battleship è la classica minchiatona americana piena di militari cazzoduro, bandiere a stelle e strisce e frasoni ad effetto talmente pomposi che ti fanno capottare sulla poltrona del cinema.
Tuttavia, a differenza appunto dei succitati sequel di Transformers, Battleship è una minchiatona americana confezionata bene, che intrattiene alla grande dall’inizio alla fine, non annoia mai e non ti fa venir voglia di morire con gag di una tristezza epocale.

Il film di Peter Berg è un pop-corn movie che funziona.
Il cast è buono, tutti i personaggi, pur non essendo ovviamente memorabili, sono ben caratterizzati e riescono nel difficile compito di non stare antipatici a pelle.
Taylor Kitsch, dopo l’ottimo John Carter, si conferma un attore apprezzabile, Liam Neeson è un grosso come al solito e Brooklyn Decker è una topa da spavento. Non ci avrei scommesso due lire, ma pure Rihanna ci sta bene nel ruolo della Michelle Rodriguez di turno.

Persino la sceneggiatura riesce ad essere tutto sommato gradevole.
In un paio di momenti Battleship riesce anche a stupirti con delle trovate nemmeno troppo banali, il che, per un film simile, è già un mezzo miracolo.
Simpatici i dialoghi che, come detto, non tediano mai e riescono addirittura a strapparti una risata in più di un'occasione. Battleship non si prende mai troppo seriamente, di conseguenza anche la retorica tipicamente ammerregana riesce a non risultare indigesta o messa lì alla cazzo di cane.
Allo stesso tempo, tuttavia, la comicità non appare mai eccessivamente forzata o fuori luogo (com'era appunto nei due insopportabili sequel di Transformers) e l'alternanza tra momenti drammatici e leggeri è sempre ben gestita.
Il che, se vogliamo, è un altro mezzo miracolo.

Dove il film di Berg sloga letteralmente la mascella è chiaramente negli effetti speciali e nelle sequenze fracassone, che sono tante, ben realizzate e assolutamente oversized.
Da questo punto di vista Battleship è un filmone spettacolare che assolve perfettamente il suo compito di stordire lo spettatore con due ore di adorabile casino.
Tutto il film è una gigantesca giostra con pochissimi tempi morti.
Non si fa in tempo a riprendersi da una scena assolutamente totale che subito Berg te ne sbatte in faccia un’altra ancora più esagerata di quella di prima.

Temevo che Battleship si rivelasse un film che tentasse di copiare lo stile di Michael Bay, rivelandosi addirittura peggiore di un film di Michael Bay stesso.
Invece, sorpresa, il risultato è indiscutibilmente migliore.
Battleship è il classico blockbuster di cui non si sentiva assolutamente bisogno nel panorama cinematografico odierno, per carità.
Tuttavia, per una volta, abbiamo un bel blockbusterone godibile, che non sembra roba per lobotomizzati e che spacca dall’inizio alla fine.
Promosso a pieni voti.

Nessun commento: