sabato 21 aprile 2012

Ammucchiata di re

Non ho ancora parlato della seconda stagione di Game of Thrones.
Non che ci sia troppo da dire dopo soli tre episodi, in ogni caso eccomi qui.
Ebbene, mi sta piacendo.
Mi pare che in giro per la rete ci sia molta più gente scontenta rispetto a quanta ce n’era ai tempi della prima serie.
Secondo me il motivo è semplice: molti di quelli che avevano visto la prima stagione senza aver letto i libri di Martin, ora i libri li hanno letti. Di conseguenza hanno approcciato questa seconda serie con occhio più critico e, inevitabilmente, hanno finito per dare maggior peso alle differenze tra serie televisiva e controparte cartacea.
Dico questo perché in fin dei conti è accaduta la stessa cosa anche a me. Mi sono letto A Clash of Kings la scorsa estate, quindi mi risulta estremamente difficile non fare confronti.

Mi sbaglierò, ma ho come l’impressione che Game of Thrones sia una serie che perda parecchio se si sono già letti i libri da cui è tratta.
Perde soprattutto agli occhi dei perfezionisti che esigono la fedeltà totale al libro, che fanno la punta al cazzo se un personaggio dice “Mah” invece di “Bah” e che iniziano a grattarsi in preda alle convulsioni al solo sentire la parola “adattamento”.
Sì, insomma, quelli che sostengono che Il Signore degli Anelli di Peter Jackson faccia schifo perché manca Tom Bombadil!

Discorso diverso se si cerca di approcciare la seconda stagione di Game of Thrones sapendo che (per motivi di budget o semplicemente perché in dieci episodi non puoi mettere tutto) molte cose verranno raccontate in maniera diversa, molte altre verranno un filo stravolte e altre ancora verranno del tutto omesse.
Era una cosa già accaduta nella prima serie del resto. Tipo con la prima battaglia di Tyrion.

Personalmente cerco di gustarmi questa seconda stagione senza fare troppi confronti e cercando di non fare la faccia schifata ogni volta che una cosa viene cambiata di una virgola.
C’è da dire che forse il secondo libro non si presta benissimo ad essere trasposto in serie tv. In queste puntate lo si nota abbastanza, visto che si continua a saltare da un personaggio all’altro e raramente accade qualcosa di veramente interessante.

L’unica critica su cui mi trovo d’accordo riguarda la presenza fin troppo invasiva di scene di sesso.
E’ vero che anche nel libro si tromba parecchio, ma qui a volte mi sembra che si esageri.
Le scene nel bordello di Ditocorto, ad esempio, sono completamente inutili e irrilevanti ai fini della storia.
Però va beh, anche nella prima stagione c’era parecchio sesso, quindi è una cosa su cui si passa tranquillamente sopra.

In ogni caso prepariamoci, perché credo proprio che quando la seconda serie di Game of Thrones finirà ci sarà una shit-storm di proporzioni epocali.
Chi ha letto il libro saprà benissimo con che cosa si conclude e immaginerà anche che per  riuscire mostrare in maniera convincente una roba simile in una serie tv ci vorrebbe il budget di Avengers. Quindi è probabile che vedremo un bel po’ di stravolgimenti e un’orda di fan incazzati intenti a firmare petizioni per cambiare il finale!

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