giovedì 16 febbraio 2012

Metal Gear Solid HD Collection

Vi avviso che questa è una recensione un po’ "atipica".

La settimana scorsa hai preso la Metal Gear Solid HD Collection, ti sei rigiocato Metal Gear Solid 2 e stai rigiocando a Metal Gear Solid 3.
Chi ti conosce saprà che sei un romanticone a cui piace abbandonarsi alla nostalgia e ai ricordi rievocati da titoli giocati, sette, otto, dieci anni fa.
Che Ico è bello e tutto, ma ai tempi non l’avevi comprato e quindi l’effetto “quando c’era lui” va un po’ a perdersi.
Capita invece che rigiocando a Metal Gear Solid 2 ti vengano in mente un sacco di fatti avvenuti a cavallo tra il Febbraio 2002 e il Giugno 2002, periodo della tua vita che inconsciamente ti viene da associare all’uscita del secondo capitolo della saga Kojimiana.
E’ il bello dei videogiochi attempati del resto. Come un libro, un film o una fotografia sanno essere una finestra sul nostro passato.

Ed è quindi così che gli interminabili dialoghi via codec, la metareferenzialità, la scassatura di palle della telecamera fissa e i controlli ormai legnosi di Metal Gear Solid 2 passano completamente in secondo piano, sostituiti dalle miriadi di cose che vengono in mente giocando.
Di quando, ad esempio, subito dopo aver sconfitto Olga sul tanker, ti era arrivata quella telefonata inaspettata da parte di una certa ragazza e tu avevi spento la console in fretta e furia ed eri stato lì a parlare con lei per un’ora e poi per tutto il resto della giornata eri stato contentissimo.
Ti ricordi anche di quella volta che tu e altri due tuoi compagni vi eravate appostati nel parcheggio della scuola per parlare a quattr’occhi con un vostro amico che si era comportato un po’ da stronzo e questo era scappato a razzo in bicicletta pensando che voleste menarlo. E ti vien da ridere a pensare che probabilmente anche chi all’epoca non c’era (ad esempio Rikky) capirà al volo chi era questo tuo amico, perché passano gli anni ma certe robe non cambiano.

(Di introduzioni così non ne fanno più)

Ti viene in mente dell’epico torneo di basket a cui avevi partecipato con una squadra scassatissima in cui eravate tutti delle pippe allucinanti a parte Febbra. Poi bellissimo il fatto che avevate passato settimane a cercare un nome decente per 'sta squadra, ma alla fine non avevate trovato un cazzo, così avevate chiesto ad Ambrogio di inventarsi un nome per voi. Lui aveva scelto Red Lions (scritto "Read Liones"...).
Comunque sia alla fine avevate perso tutte le partite in maniera ignobile, l’unica che avevate giocato più o meno alla pari era quella contro una squadra composta da Pit, Patrick e Diego, o almeno ti pare che il terzo fosse Diego (all’epoca non conoscevi ancora nessuno dei tre, pensate i casi).
Avreste potuto vincere se Pit non fosse stato alto tre metri già a quindici anni.

E poi ci sono un sacco di altre cose che ricordi con piacere.
Di quando ad esempio Frigerio vi aveva chiesto di provare a buttar giù un articolo di giornale a tema libero e tu avevi avuto le palle di scrivere un articolo che parlava proprio di videogiochi. Che fare una cosa simile in un polverosissimo liceo classico, in prima liceo, equivaleva un po’ a prendere un foglio protocollo e consegnarlo in bianco.
E invece tu avevi raccolto la sfida e avevi scritto una roba che a rileggere ora ti verrebbe da metterti le mani nei capelli, ma caspita che soddisfazione, anche perché era la prima volta in assoluto che ci provavi, a scrivere di videogiochi.
E alla fine avevi preso anche 8.

E potresti andare avanti per ore a elencare fatti avvenuti in quel periodo, ma forse è meglio che ti fermi qui, che altrimenti ti commuovi e finisci a rimpiangere i tempi del liceo, che se all’epoca ti avessero detto che avresti rimpianto quegli anni lì ti saresti sparato in bocca tipo subito.
E poi, a pensarci bene, forse certe robe non è neanche il caso di scriverle in questa sede (e qui concedetemi un LOL).

Questo è Metal Gear Solid 2.
Per il 3 è più o meno lo stesso discorso, cambia solo che è un gioco un po’ più recente e quindi c’è forse meno nostalgia.
Però che sballo quando eri andato a comprarlo sfidando una nevicata apocalittica (nel 2005 aveva nevicato all’inizio di Marzo, oh).
E che roba emozionante quel finale lì, ancora ti vengono i brividi, dopo sette anni rimane pazzesco a livello emozionale, anche se secondo un sondaggio del Guinness World Records il miglior finale di tutti i tempi è quello di Call of Duty: Black Ops (e qui invece ci sta un bel ROTFL).

(SPOILER: questo è il best ending ever, non me ne vogliano Portal 2 e Red Dead Redemption)

E poi basta, non hai veramente altro da dire.
Forse avresti dovuto parlare della qualità di questa collection, dei 60 fps di Metal Gear Solid 3 * e dei controlli su XBOX 360 adattati un po’ alla cazzo di cane perché i tasti non hanno i 256 livelli di pressione come il Dual Shock 2.
Magari avresti dovuto dire qualcosina anche su Peace Walker, ecco.
Ma alla fine chissenefrega di queste minchiate.

* E comunque oh, 'sta collection merita di essere comprata anche solo per questo. Che goduria, mamma mia.

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