lunedì 19 aprile 2010

Green Zone

Dal regista di The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum, ecco arrivare un film di guerra decisamente meritevole d'attenzione.

Sempre con un ottimo Matt Damon nel ruolo di protagonista, Green Zone racconta di come si arrivò a scoprire che in Iraq le armi chimiche tanto sbandierate dalla propaganda statunitense non esistevano affatto.

Leggo che il film in patria è stato accolto dalla critica in maniera non troppo entusiastica, venendo bollato come pellicola "anti-americana" e controversa.
Ma non stupitevi, gli ammerrigani sono pur sempre ammerrigani, quindi niente di nuovo sotto il sole.
Fino a quando vengono fatti apparire come assidui esportatori di democrazia và tutto bene, ma non appena si inizia a far notare loro un po' di marciume se la prendono subito malissimo.
Va bè, son fatti così.

Ad ogni modo ascoltate me che sono meno di parte.
Green Zone è un ottimo thriller a sfondo bellico.
Una pellicola decisamente da vedere, ben girata, con un ritmo frenetico e un'eccellente interpretazione da parte di Matt Damon.
Buone comunque anche le prove recitative degli altri attori, in particolar modo quella di Greg Kinnear.
Il film riesce poi a offrire una diapositiva piuttosto convincente della situazione irachena durante l'occupazione americana, senza retorica e senza paura di mostrare cose un po' scomode.

Correte a vederlo insomma, anche chi non impazzisce per i film di guerra non rimarrà deluso.

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