martedì 24 novembre 2009

Juno

Alla buon'ora sono riuscito a recuperare Juno, film che avevo nella lista della "roba da vedere" da tempo immemore!
Nonostante le mie aspettative fossero discretamente alte non sono rimasto per nulla deluso.
Sì perchè il buon Jason Reitman, figlio di quell'Ivan che negli anni 80' sfornò Ghostbusters, ha tirato fuori dal cilindro un film che nel suo genere è un piccolo capolavoro.

Juno racconta la storia di questa sedicenne (chiamata appunto Juno) che rimane incinta durante una serata di pastrugnamento con un suo coetaneo. Seguono paura, delirio e i soliti casini.
Dopo un attimo di titubanza Juno decide di non abortire e di dare il figlio in affidamento subito dopo che avrà partorito. Incontra così una coppia di potenziali genitori: due personcine irreprensibili, affiatate, solari e desiderose di avere un pargolo tutto loro.
Almeno in apparenza, certo.
Il film racconta quindi quello che accade a Juno nei nove mesi di gravidanza.
Accadranno fatti, si diranno cose.
Qualcosa è prevedibile e banale, qualcos'altro meno.

Raccontato così, Juno è un film che non sembra offrire nulla di nuovo.
E in effetti sotto certi punti di vista sembra quasi superficialotto.
L'atmosfera del film potrebbe apparire troppo pucciosa, allegra, incapace di trasmettere quella tensione drammatica che ci si aspetterebbe.
Ma questa particolarità, che qualcuno potrebbe vedere come un difetto, io preferisco vederla come uno dei punti di forza della pellicola.
Alla fine stiamo parlando di un film che vuole chiaramente mantenersi su toni abbastanza frivoli e quasi da commedia adolescenziale per non risultare troppo pesante e opprimente.
Inoltre è bizzarro notare come il film di Reitman appaia decisamente scanzonato in determinate situazioni, ma dannatamente realistico ai limiti del cinismo in altre.
Fateci caso: Juno è un film adolescenziale che si comporta come un adolescente.
Facendo un esempio, certe sparate della protagonista appaiono talmente assurde da sembrare quasi degne di una commedia, da farti chiedere se questa c'è o ci fa.
Ma in realtà è proprio questo il bello: Juno ha sedici anni, si rende conto solo a sprazzi di ciò che le sta accadendo. Non perché é stupida o immatura per l'età che ha, semplicemente non é ancora pronta per questa cosa.
In certi momenti sembra avere piena coscienza della sua situazione, altre volte pare quasi prendere tutto sottogamba.
Stiamo parlando di una pellicola con una propria identità, una pellicola che ruota tutta intorno al carattere della sua protagonista ed è assai meno superficiale di quel che potrebbe sembrare a una prima visione distratta.

Un film adolescente quindi, un'opera che ti rimane dentro non tanto per quel che ha da dire, ma per come lo dice.
Ciò che piace e colpisce della pellicola di Reitman è infatti il modo in cui la vicenda viene raccontata.
Gag che si trovano sempre nel punto giusto, battute simpatiche, trovate interessanti dietro la macchina da presa. E' un film girato in maniera impeccabile, con una sceneggiatura solida.
E' veramente incredibile come anche una storia in apparenza scontata e prevedibile possa trasformarsi in cinema di ottima qualità.
Che poi, tra parentesi, Juno è un ottimo film anche perchè è quasi totalmente privo di quel moralismo stucchevole che ci si potrebbe aspettare da un film del genere. C'è solo un lieve accenno di messaggio antiabortista verso l'inizio, ma nulla di eccessivamente fastidioso o antipatico.

Bravissimi poi gli attori, capaci di rendere adorabili anche personaggi in verità abbastanza piatti e stereotipati.
Applausi a scena aperta per la protagonista Ellen Page, bravissima per davvero oh!
L'avevo vista solo nel ruolo di Kitty Pride in X-Men: Conflitto Finale e sinceramente non mi aveva colpito per nulla.
Tutti a parlarmi di questa sua interpretazione magistrale in Juno e io lì a inarcare il sopracciglio perplesso. E invece mi devo ricredere, ha recitato veramente da Dio.

L'adolescenza è un'età interessante da raccontare.
Di film di merda su questo periodo della vita purtroppo ne vediamo a iosa.
In Italia poi ne sappiamo qualcosa in più degli altri, visto che siamo sommersi ciclicamente da quintali di troiate che ci vengono propinate dal buon Moccia. Troiate che spesso ci vengono vendute come roba seria e profonda tra l'altro. Tristezza.
Juno comunque fa eccezione, svetta sopra tutti gli altri e si pone come uno dei film adolescenziali più interessanti degli ultimi anni.
E' una pellicola che racconta la storia di una ragazza, una ragazza che deve affrontare qualcosa che forse è troppo grande per lei. Racconta questa storia in modo semplice, fresco, per nulla tedioso.
Alla fine è solo un film, certo, di sicuro una situazione del genere nella vita vera è molto ma molto ma molto più un casino.
Ma che gran bel film però.

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