mercoledì 18 aprile 2012

Real Steel

Mi stupisco sempre di come film per cui nutro pochissimo interesse e per i quali non ho alcuna aspettativa riescano a divertirmi in maniera decisamente più convincente di tante altre zozzerie che, sulla carta, mi incuriosiscono parecchio.
E’ il caso di questo Real Steel che, quando uscì al cinema qualche mese fa, snobbai senza troppe remore.
E sbagliai a snobbarlo.

Real Steel è sostanzialmente Rocky che incontra Over the Top, con in mezzo tanti robottoni sferraglianti che si ammazzano di legnate.
Siamo in un futuro non troppo lontano in cui gli incontri di pugilato tra esseri umani sono stati sostituiti da scontri all’ultimo sangue (anzi, all’ultima goccia d’olio) tra robot antropomorfi.
In questo scenario Hugh Jackman interpreta un ex pugile di nome Charlie Kenton che si guadagna da vivere programmando e allenando robot da combattimento, con scarso successo in verità.
Proprio nel momento in cui la sua carriera sembra aver raggiunto il punto più basso, Charlie si vede obbligato a riallacciare i rapporti con il figlio che non ha mai conosciuto e la sua vita giunge finalmente a un punto di svolta decisivo.

Insomma, come si può intuire Real Steel è il classico filmetto per tutta la famiglia il cui tema centrale è appunto il rapporto tra padre e figlio. E in cui, ovviamente, i buoni sentimenti non possono fare a meno di trionfare.
Però sticazzi se la premessa di fondo è trita e ritrita, perché Real Steel funziona.
E’ un film che non risulta mai eccessivamente melenso e che riesce costantemente a divertire senza mai annoiare.
Belli i combattimenti tra robot, spettacolari e con la giusta “fisicità”. Vedere questi bestioni di metallo che si tirano cartelle pesantissime è parecchio godurioso e alla fine le cyber-azzuffate riescono a coinvolgere il giusto.

Convincente il cast.
Jackman è ottimo come al solito e ruba un po’ la scena a tutti quanti, ma segnalo, nel caso interessi a qualcuno, la presenza di due personaggi provenienti dal cast di Lost, per la precisione Evangeline Lily e Kevin Durand (Keamy, ve lo ricordate?).

Un buon film intrattenimento dunque.
Chiaramente non ha grosse pretese e non verrà ricordato come uno dei film d’azione e di fantascienza migliori di sempre, ma in definitiva è sicuramente più carino di molte altre vaccate che ho visto di recente.
Dategli un occhio.

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