Vasto, abbondante, longevo, impressionante.
Questi quattro aggettivi definiscono al meglio quello che é l'ultimo episodio della serie The Elder Scrolls.
Dopo 62 ore di gioco sono finalmente giunto al termine della main quest, ma le mie avventure a Skyrim sono ben lontane dalla conclusione.
Mi mancano ancora tutte le quest relative alle gilde dei maghi e dei ladri, tutta la Confraternita Oscura, buona parte delle quest Daedriche e un sacco di missioncine secondarie che mi sono lasciato indietro. Oh, c'é pure una cittá che non ho ancora visitato, a proposito. Senza contare che il mio personaggio é al livello 35 e insomma, non puntare all'achievement del livello 50 mi pare brutto.
Da quello che ho scritto si puó facilmente dedurre che Skyrim é un'esperienza sontuosa, un giocone imponente che stordisce il giocatore mettendogli di fronte centinaia di cose da fare e da vedere.
Da vedere sí, perché buona parte della bellezza del gdr Bethesda risiede anche nel fascino dei suoi paesaggi, nelle imponenti montagne seminascoste dalle nuvole basse, nei fiumi che scorrono impetuosi a valle, nell'aurora boreale che dipenge il cielo notturno di tinte multicolori o nella spettacolaritá architettonica di cittá come Markarth.
Pur non potendo contare sull'impatto grafico di un Oblivion (che usciva a inizio generazione, quando a certe robe non eravamo ancora abituati) o su un comparto tecnico degno delle produzioni PC piú recenti e spettacolari, Skyrim fa il suo dovere, instillando costantemente nel giocatore una sensazione di genuino stupore.
Molti dei difetti del suo predecessore sono stati limati e corretti. Ora i dungeon non sono piú noiosi corridoi tutti uguali, molto spesso offrono anzi scorci in grado di rivaleggiare con quello che si vede in superficie.
Anche le quest sanno essere varie e mai banali, in ogni momento si puó incappare in qualche missione secondaria.
Anche compiere l'azione piú ordinaria del mondo, tipo leggere un libro, puó far comparire una nuova voce nel nostro diario delle quest.
E a proposito di libri: sono tantissimi e interessantissimi. Chiunque abbia passato una vita sui codex di Mass Effect e Dragon Age troverá pane per i suoi denti.
In Skyrim si può leggere di tutto: dai polverosi volumi di storia di Tamriel ai libercoli che danno consigli sulle donne da rimorchiare.
Permangono alcuni difetti storici della serie.
I bug purtroppo sono presenti, anche se per fortuna finora non ne ho trovati di così gravi da pregiudicare la godibilità del gioco.
In secondo luogo il sistema di combattimento é come sempre un po' legnoso e approssimativo.
Peró su quest'ultimo punto sento di dover fare un'osservazione, perché se é vero che il combat system non é dei piú eleganti, é anche vero che in Skyrim, paradossalmente, combattere é dannatamente divertente.
Probabile che dipenda anche dal modo in cui viene utilizzato un personaggio e dalla difficoltà a cui si gioca, ma a dirla tutta mi diverto un mondo a uccidere draghi alternando urli, arco e spadone. E utilizzo la magia quasi solo per curarmi, probabilmente se facessi un uso maggiore delle scuole di distruzione ed evocazione mi divertirei anche di piú.
Ho infatti una mezza idea di crearmi un secondo personaggio e provare ad affrontare il gioco in modo più “magico”, per vedere come cambiano le carte in tavola.
The Elder Scrolls V é insomma un gioco epico sotto tutti i punti di vista.
Il free roaming in salsa fantasy non é mai stato cosí entusiasmante e varrebbe la pena di giocare a questo titolo anche solo per perdersi nella gigantesca regione di Skyrim, facendosi avvolgere da quel bellissimo sense of wonder che sanno trasmettere solo i videogiochi migliori.
Se il titolo Bethesda fa giá impressione così com’è adesso, non oso pensare a cosa potrá essere tra qualche tempo, quando saranno usciti centinaia di mod (giá ce ne sono svariati ora) e una bella caterva di DLC.
Ecco, per quanto riguarda i DLC sono molto curioso.
Shivering Isles di Oblivion era parecchio carino e in futuro mi auguro di vedere qualcosa di altrettanto valido anche per Skyrim.
Ma per il momento meglio non pensarci, mi aspettano almeno altre 40 ore di gioco liscio!
A differenza di Oblivion, che a suo tempo giocai su 360, Skyrim me lo sono gustato su PC.
Ammetto che un po' mi disturba averlo comprato su Steam e non avere una bella versione boxata a far mostra di sé nella libreria, ma in fondo chissenefrega.
Le immagini a corredo della recensione vengono tutte dalla mia partita. Su PC c'é questa cosa bellissima di poter fare screenshot in qualunque momento, cosa che esigo sia presente di default su TUTTE le console della prossima generazione.
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